Giocare con l’arte, al MAR di Ravenna

0
1238

 

Gioacchino Toma, Le educande al coro, 1878
Gioacchino Toma, Le educande al coro, 1878

 

Senza nessuna pretesa né competenza specifica (ad esser sincero, sono più a mio agio con un taglio di Fontana che con un paesaggio di Vighi, conosco l’arte delle Avanguardie molto meglio di quella del Risorgimento), ho -semplicemente- scelto per ognuna delle opere che mi hanno colpito di più, fra quelle incontrate nelle belle sale del MAR di Ravenna, un aggettivo.

Che ricopio qui sotto.

L’invito: fate altrettanto.

Mandateci le vostre parole a proposte@gagarin-magazine.it.

E vi pubblicheremo.

Giacomo Balla, Paesaggio + Velo di vedova, 1916
Giacomo Balla, Paesaggio + Velo di vedova, 1916

 

Filippo Carcano, Prealpi bergamasche, 1895 – arioso 

Filippo Palizzi, Fanciulla sulla roccia a Sorrento, 1871 – lungimirante 

Filippo Giulianotti, Di sott’acqua, bronzo – esatto

Federico Maragliano, Pianura bresciana, Volo di ricognizione, 1905 – siderale

Walter Crane, Veduta del Pincio, 1871 – elegante

Walter Crane, Campanile di Santa Francesca Romana, 1872 – malinconico

Walter Crane, Veduta con alberi in fiorezen 

Attilio Pratella, Sette piccole vedute di Napoli, 1885 – prezioso

Peter Henry, Eruzione notturna del Vesuvioapocalittico

Giuseppe Vizzotto Alberti, Cardo selvatico, 1895 – anatomico

Ettore Tito, La mia rossa, 1888 – folcloristico

Gioacchino Toma, Le educande al coro, 1878 – perfetto

Angelo Morbelli, Le parche, 1904 – caravaggesco 

Tranquillo Cremona, Povero ma superbo, 1878 – magistrale 

Umberto Orlandini, Senza titolo (scena familiare), 1906 – vivo

Umberto Orlandini, Giornata piovigginosa, 1905 – fantasmatico

Giovanni Carnovali detto Il Piccio, Ritratto di giovane donnacommovente 

Domenico Baccarini, Ritratto di donna seduta, 1906 – concettuale 

Francesco Hayez, Orante, 1869 – austero 

Niccolò Cannicci, Le gramignaie al fiume, 1896 – antico

Carlo Carrà, Acrobata, 1914
Carlo Carrà, Acrobata, 1914

 

Giuseppe Pelizza da Volpedo, La vecchia nella stalla, 1904-05 – incubotico

Luigi Russolo, Dinamismo di un treno in corsa nella notte, 1911 – rumoroso 

Mario Sironi, Composizione futuristaletterale

Giacomo Balla, Paesaggio + Velo di vedova, 1916 – astuto

Fortunato Depero, Depero Astrattista – Guerra, Guerra!, 1915 – (auto)citazionista 

Giorgio de Chirico, Enigma della partenza, 1914 – misterioso

Felice Casorati, Cesare Lionello, 1911 – nostalgico 

Carlo Carrà, Acrobata, 1914 – post-umano

Ora tocca a voi!

 

MICHELE PASCARELLA

 

Fino al 14 giugno, Ravenna, MAR, via di Roma 13 – info: 0544 482477, mar.ra.it