TESORI IN SOFFITTA

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un momento delle Brigate teatrali Omsa a cura del Teatro Due Mondi
un momento delle Brigate teatrali Omsa a cura del Teatro Due Mondi
un momento delle Brigate teatrali Omsa
a cura del Teatro Due Mondi

«Avvengono miracoli, se siamo disposti a chiamare miracoli quegli spasmodici trucchi di radianza»: i versi di Sylvia Plath vengono in mente, a leggere i titoli della 25ª rassegna di teatro, danza, musica e cinema promossa dal Centro La Soffitta dell’Università di Bologna. È davvero miracoloso il programma che, nonostante i tagli forsennati e implacabili, il responsabile scientifico Marco De Marinis, assieme ai suoi collaboratori, è riuscito a costruire: 24 spettacoli di teatro e danza, 7 concerti, 4 presentazioni di libri di musica e 2 di teatro, 10 incontri con gli artisti, 5 convegni e seminari, 2 rassegne video, una mostra e 5 laboratori. Per di più, quasi tutto è a ingresso gratuito.

Alcune segnalazioni dal ricchissimo calendario (con l’invito a visionarlo per intero con l’attenzione che merita). Si celebrano i primi vent’anni della compagnia Le Belle Bandiere con una serata d’onore, a cura di Gerardo Guccini, in cui i fondatori, Elena Bucci e Marco Sgrosso, sono protagonisti dello spettacolo La pazzia di Isabella. Vita e morte dei comici gelosi.

Un’intera giornata, nel mese di marzo, è dedicata a Claudio Meldolesi, professore di Drammaturgia e Storia dell’attore all’ateneo bolognese: alla mattina un convegno e al pomeriggio una Festa, con la regìa di Claudio Longhi, cui sono invitati artisti ex allievi di Meldolesi, tra cui Andrea Adriatico, Anna Amadori, Kassim Bayatly, Elena Bucci, Stefano Casi, Elena Guerrini, Angela Malfitano, Marco Martinelli, Francesca Mazza e Ermanna Montanari.

Tornano a Bologna il mitico Odin Teatret di Eugenio Barba e, in collaborazione con l’Arena del Sole, Enzo Moscato (di cui si segnala, tra le altre cose, Ritornanti, recital/reading dai suoi spettacoli Spiritilli, Trianon e Cartesiana). La compagnia romana O Thiasos Teatronatura, che da anni con rigore incarna e reinventa la tradizione grotowskiana, realizzando spettacoli e azioni in natura alla ricerca del genius loci, presenta gli spettacoli La donna scheletro e Demetra e Persefone, oltre al laboratorio (riservato agli studenti) Natura dentro: il mito, il canto e l’azione narrante.

Nell’ambito del progetto Teatro e comunità, curato da Cristina Valenti, oltre al commovente Pinocchio presentato da Babilonia Teatri/ Compagnia Gli Amici di Luca, si segnalano due coraggiose proposte del Teatro Due Mondi: Lavoravo all’Omsa, spettacolo con la regìa Alberto Grilli in cui, in un allestimento scenico minimale, attori e attrici della compagnia sono in scena assieme a una delle operaie che hanno vissuto la chiusura della fabbrica faentina e, con riferimento alla stessa vicenda (attorno alla quale il gruppo si è enormemente speso in questi anni), le Brigate teatrali Omsa: azioni di strada con la partecipazione di ex operai Omsa, attori e non attori, realizzate per l’occasione nel tratto pedonale di via d’Azeglio, in centro città.

Danza: il progetto di quest’anno, a cura di Elena Cervellati, è dedicato al coreografo Enzo Cosimi, che presenta, tra l’altro, la sua prima creazione coreografica, riallestita a trent’anni dal debutto, Calore. A proposito dei «trucchi di radianza» di cui parlava Sylvia Plath: questi lampi, queste piccole scintille, queste preziose fiammelle, in mezzo al buio feroce degli anni che stiamo vivendo, ci fanno davvero ben sperare. E ringraziare.

MICHELE PASCARELLA