Ah, l’amore.

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No, non è una brutta cosa cercare di innamorarsi di un libro. Ci sono libri con cui è amore a prima vista, una copertina, una retrocopertina, un titolo, una rilegatura. Ci sono libri con cui sembra amore a prima vista ma poi non lo è. Così rimangono li, impilati di fianco al letto o nascosti nella libreria, ci guardano di soppiatto e sembrano chiederci: quindi? quando hai intenzione di riprendermi in mano? Si, riprenderli, perché sono rimasti li dopo poche pagine, lette a fatica, sofferte. Non è che sono brutti, se sei un vero lettore quelli brutti non riesci neppure a comprarli. È che sono complicati come l’amore è complicato. E quindi, grande rivelazione, forse vanno letti proprio così. A pezzi, brandelli, un paio di pagine ogni tanto. Trilogia del nord di Céline è li da quasi due anni, ogni tanto ne leggo una pagina, due, un flusso di coscienza complicato, affascinante, folle e magnetico. Impossibile leggerlo di filato. Ci metterò 30 anni a finirlo. Ma non importa. A volte quindi non divori i libri, a volte li leggi a tratti, a volte li leggi molto lentamente. Suttree di Cormac McCarthy ci ho messo un paio di mesi a leggerlo. Tempo inusitato per me. Eppure bellissimo, disperato, frammentato, crudamente umano.Suttree, disgustato da una vita falsa, molla tutto e va a vivere sulle rive di uno sporchissimo fiume. Ladri, assassini, poliziotti, derelitti, fattucchiere, puttane, negri sono i suoi compagni, come miseria, alcool e violenza, incarnate nelle persone che come lui si dibattono nel fango del fiume.

L’innamoramento è una questione di pochi secondi, l’amore… leggermente più complicato.

I libri però sanno aspettarti, non sono come le persone. Se non ti innamori oggi domani saranno ancora li accanto al letto o sulla libreria ad aspettarti. Io ne ho decine. E mi amano tutti.

di Martino Chieffo