Un cinemino in Canadà

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The Trash Place - TorontoDopo una lunga settimana di lavoro, quello che vi meritereste (se viveste a Toronto) per il vostro venerdì sera è un bel salto nel passato tra i muri del Trash Palace, il cinemino per gli amanti dei B-movies.

La parola “multiculturalità” risuona ovunque, a Toronto. Qui ne hanno fatto la propria identità, una città aperta a tutti, il proprio orgoglio: “Only Toronto in the world”. Questa apertura culturale è tangibile anche nell’interesse al (o meglio: ai) cinema. Ogni mese un nuovo festival racconta la cinematografia altrui. In questi tre mesi ho visto il susseguirsi di cinema italiano, cinese, indiano, gay, ebraico, documentaristico… e probabilmente qualcosa mi è sfuggito.  In questo paesaggio culturale colorato non poteva mancare un cinema dedicato ai B-Movies. Tutti trovano il proprio posto, a Toronto.

Il Trash Palace è un basement, uno scantinato, 30 posti a sedere, un piccolo bar e tanto amore per il cinema. I muri sono tappezzati di vecchie locandine e ovunque si possono scovare gadgets per appassionati. Il bagno delle signore, per dire, è una vera e propria installazione dedicata al kitsch, popolata da numerose action figures. Ogni venerdì sera un film dimenticato viene proiettato sul muro da un vecchio proiettore 16 mm che emette un suono primordiale, l’angolo ristoro offre lattine di birra, deliziosi hot dogs e (ovviamente) pop corn. Ad aprire la serata sono cortometraggi, spezzoni di film o documentari, tutti rigorosamente in 16 mm. Il film di questa sera è un (ahimè) dimenticato thriller del 1978: Blackout di Eddy Matalon.

Il protagonista della pellicola è un inspiegabilmente non noto Jim Mitchum, figlio del celeberrimo (o della celeberrima fossetta di) Robert Mitchum. Il film (canadese) è ambientato in una notte (newyorkese) in cui la Grande Mela è vittima di un blackout. In un palazzo del centro, un gruppo di galeotti evasi commette un crimine dopo l’altro, ma l’eroe-poliziotto grazie anche all’aiuto e alla solidarietà degli inquilini dello stabile (concetto molto canadese) riesce a ripristinare l’ordine e a fare giustizia. Io rimango completamente affascinata da come un thriller, dopo 35 anni dall’uscita, possa diventare una commedia in grado di riempiere il Trash Palace di risate e buon umore.  “Thanks to the thousands of film fans from around the world that have been to a Trash Palace show. Keep sharing the love – we love you too”. Grazie Toronto.

 

STEFANIA SICLARI

31 maggio 2013, Blackout, di Eddy Matalon, Toronto, Ontario, Canada, Trash Palace, info