Dopo aver dedicato gli ultimi anni ad attrici, attori e registi del cinema italiano, la 32ª stagione dell’Arena Borghesi di Faenza, prosegue la sua opera di valorizzazione del patrimonio cinematografico nazionale volgendo lo sguardo ai direttori della fotografia. Figure «laterali», che restano un po’ dietro le quinte e per questo meno riconosciute dal grande pubblico, che spesso le annovera tra i tecnici della produzione. Considerazione errata perché in realtà si tratta di artisti nel senso pieno del termine, che ricoprono un ruolo fondamentale nella realizzazione di un film: sono loro, infatti, i veri «maestri della luce» di una pellicola.
L’idea di dedicare a queste figure l’edizione 2013 (intitolata «Luce!») viene da un incontro tra i dirigenti del Cineclub Il Raggio Verde (che gestisce l’Arena) e il faentino Roberto Cimatti, direttore della fotografia di pellicole di successo. Grazie ai suoi consigli, si è creata l’ossatura della rassegna, imperniata su due filoni. Da una parte, i Classici del Lunedì propongono i maestri della grande scuola italiana dei direttori della fotografia: Aldo Tonti (Le notti di Cabiria, che ha aperto la programmazione lo scorso 12 giugno), Armando Nannuzzi (Vaghe stelle dell’orsa), Tonino Delli Colli (Il Decameron), Carlo di Palma (La tragedia di un uomo ridicolo), Gianni di Venanzo (La notte), Vittorio Storaro (Ultimo tango a Parigi), Giuseppe Rotunno (Rocco e i suoi fratelli). Dall’altra, la nuova generazione dei «maestri della luce»: Pasquale Mari (L’uomo in più), Roberto Cimatti (Un giorno devi andare), Marco Onorato (Reality), Fabio Zamarion (La migliore offerta), Daniele Ciprì (È stato il figlio), e molti altri.
Il resto del cartellone contiene il meglio di tutto quanto è uscito nelle sale italiane, con ampio spazio ai film di animazione.
Questa Stagione, che si concluderà il 4 settembre, è anche l’ultima con pellicole di celluloide. Dal 1 gennaio 2014, infatti, tutti i film del mondo verranno prodotti e distribuiti esclusivamente in formato digitale. Al di là della inevitabile nostalgia per un’epoca che si chiude (durata centodiciotto anni), ciò significa anche dover dotare l’Arena di un nuovo impianto per la proiezione digitale. E, coi tempi che corrono, sarà una sfida non facile per il Cineclub Il Raggio Verde. Ma se ne parlerà più avanti. Ora, godiamoci questa bella estate all’Arena Borghesi.
Info: cineclubilraggioverde.it, cinemaincentro.com