Eron, l’arte del dejà vu

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Eron, Mindscape, spray su tela, 2010
Eron, Mindscape, spray su tela, 2010
Eron, Mindscape, spray su tela, 2010

Negli anni ’90 Bologna è stata la culla di gran parte della street art italiana. Diversi i nomi che sono  emersi, da Blu ad Eracailcane.

Tra questi si distingue anche Eron. Di origine riminese è ormai conosciuto a livello internazionale. Nel 2009 espone al Chelsea art Museum di New York. I suoi graffiti sono sparsi sui muri di tutta Europa e sono finiti nel 2010 anche sulle pareti di una chiesa con l’opera “Forever and ever … Nei secoli dei secoli”. A Eron, infatti, piace giocare con i motti, con gli slogan della cultura e della pubblicità. Li fa propri per poi riprodurli sui muri con ironia autocelebrativa o con temi a sfondo sociale.

Tuttavia molta della sua produzione è su tela. Ed è quella che sarà in mostra in Blending dal 16 novembre al 12 gennaio a San Marino a Palazzo Sums.

Una serie di opere realizzate con la tecnica della bomboletta spray, ma su tela che con-fondono finzione e realtà. Quindi, per esempio, su un paesaggio marino riprodotto in controluce con perizia quasi fotografica, compaiono personaggi irrreali. Il risultato è una visione onirica e poetica dove “inediti dejà vu ci ri-sintonizzano su alcune sensazioni già vissute”. S.M.

16 novembre- 12 gennaio, Eron: Blendig, Palazzo SUMS, via Giovan Battista Belluzzi 1, aperta lun-ven 10-18, sab-dom 10-19, info: 339 6984884