Suede, i redivivi

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SuedeDa quel che si legge in rete sarà più una celebrazione dei vent’anni della band che un tour promozionale dell’ultimo, discreto, album Bloodsports del 2013. Era infatti il 1993 quando tutta la stampa musicale britannica spingeva a piene copertine affinché i Suede diventassero la grande cosa da contrapporre allo strapotere del grunge americano. E in buona parte vi riuscì: per un pugno di stagioni Brett Anderson e sodali ebbero ai loro piedi il Regno Unito: cover e interviste ancor prima della pubblicazione di una sola nota, contratti faraonici, collaborazioni altisonanti. Quando poi il debutto arrivò furono record di vendite (vere!), incetta di premi e isterismo dei fans che impazzivano per quel cantante figlio innaturale del triangolo Bowie-Bolan-Ferry. Da loro generò il famigerato movimento Britpop che per un lustro abbondante spostò gran parte dell’attenzione musicale in terra d’Albione. Incapaci di gestire il successo infilarono però la più scontata delle parabole: singoli facilotti da spedire in classifica, litigi e cambi di formazione, tossicodipendenza, calo delle vendite, scioglimento, carriere soliste non troppo appaganti, reunion. Le cose oggi sono molto cambiate per i redivivi Suede: il singolo di lancio del nuovo album è stato offerto in download totalmente gratuito, in sfregio al primato di vendite in un solo giorno del lontano 1993. Ma visto che quella di Bologna è l’unica data in Italia, immaginiamo che in tanti non vorranno perderla. (gianmarco pari)

 14 novembre, Bologna, Suede, Estragon, via Stalingrado 83. Info: estragon.it