Puer aeternus

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foto a ritroso sortira. big

«Durante l’infanzia siamo quello che gli orientali definiscono Zen: la conoscenza della realtà che ci circonda avviene istintivamente mediante quelle attività che gli adulti chiamano gioco. Tutti i recettori sensoriali sono aperti per ricevere i dati: guardare, toccare, sentire i sapori, il caldo, il freddo, il peso e la leggerezza, il morbido e il duro, il ruvido e il liscio, i colori, le forme, le distanze, la luce e il buio, il suono e il silenzio… tutto è nuovo, tutto è da imparare e il gioco favorisce la memorizzazione. Poi si diventa adulti, si entra nella “società”, uno alla volta si chiudono i recettori sensoriali, non impariamo quasi più niente, usiamo solo la ragione e la parola e ci domandiamo: quanto costa? a cosa serve? quanto mi rende?»: ha forse in mente il Bruno Munari di Ciccì Coccò, Simona Bertozzi, quando racconta l’epifanica concretezza del lavoro fatto con Alessia Ceccarelli, bambina con la quale duetterà nella performance in programma alla terza edizione di BIM!.

Bertozzi

Spiega infatti la coreografa e danzatrice: «L’incontro con Alessia, la concretezza del suo sguardo verso l’agire del corpo e il disegno che crea nello spazio, la sua osservazione del mio corpo adulto, in azione, da queste micro-epifanie ha preso vita la partitura gestuale e coreografica di “a ritroso sortirà”, partitura asciutta, geometrica, saltellante e tattile, come il  titolo, ritmico e… palindromo. Alessia esplora lo spazio, dispone le regole del gioco, chiama in causa e manipola il suo partner-giocatore. Ma è la continua pulsazione prospettica tra i due corpi, tra due necessità opposte e complementari di esperire la ritualità ludica, leggera e severa al contempo, a segnare il continuum delle azioni, coniugando le due presenze in una configurazione geometrica mobile e prismatica». 

salotto-di-bim!

Il Microfestival dedicato alla cultura e all’arte contemporanea per bambini e ragazzi sarà a Cesena il 29 e 30 novembre e il 1 dicembre, e ospiterà vari incontri, performance, installazioni, proiezioni e mostre. E, soprattutto, una grandissima quantità di laboratori per tutte le età, vero cuore di questa terza edizione. È un ricchissimo programma, impossibile da riassumere qui: per tutti i dettagli vale senz’altro visitare il sito dell’Associazione culturale Katrièm, che di questo prezioso Festival si assume la fatica e il merito.

 

MICHELE PASCARELLA

 

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