A cena con le escort

0
2158

escort2«Dov’è lo scandalo? Lo fanno tutti!». «Ma se è diventata Ministro una che ha fatto un calendario?». «Tutti vanno ad escort. È che lo vogliono tirare giù…».

Classica discussione sul caso Ruby in pizzeria in quel di Bologna. Niente di nuovo non fosse che, a difendere la posizione sono appunto due escort. Con loro, io, un mio amico e le nostre consorti. Il cameriere le conosce benissimo, si ride e si scherza ma penso che stia immaginando una serata di scambio di coppie da letto a sei piazze. Invece è solo un’intervista strappata tra i loro impegni. Il contatto è la fidanzata dell’amico, sono sue vicine e si sono date disponibili per parlarci del mondo delle squillo di lusso. Squillo infatti sarebbe il nome più azzeccato visto che il telefono, uno dei tanti che hanno, divisi per tipo di clientela, trilla in continuazione.

Nomi ipotetetici: Malena e Deborah. Malena mora, gattona e quinta abbondante, Deborah bionda, botulino-dipendente e più sopra le righe. E di righe ci mette anche quelle che stende un suo cliente, segretario di un Ministro. Senza far nomi. «Comunque tutti i maschi vanno ad escort». Inutile che io e il mio amico obbiettiamo, non ci credono. «I prezzi? Mezz’ora 150 euro, un’ora 300, tutta la notte 1.500/2.000, una vacanza 10.000. Niente di eccitante se ti capita un sessantenne impotente che russa come un treno. Circa 120.000 euro all’anno».

Pur praticando varianti più o meno estreme del sesso sono stupite delle perversioni maschili. «Gli uomini sono tutti malati. Sarà il testosterone. Gli addii al celibato sono divertenti, ma se sei una Mistress non sai quanto spingerti. Mi è capitato uno che tra frustate, cinghiate e calci, alla vista del suo sangue si eccitava ancora di più. Ero preoccupata: Amore mio, fra tre giorni ti devi sposare, come fai con questi lividi?». «E più sono importanti più sono depravati».

Richieste bizzarre? «Tantissime. Ci sono quelli D’Annunziani, pissing e varie, va molto l’adorazione del piede, chi ti chiede di schiacciare insetti: Ok, ma solo se andiamo in albergo. Non a casa mia». «Un mio cliente, noto produttore cinematografico, chiede che ci sia anche un cagnolino. Se lo bacia… Uno mi ha chiamato per sapere se mi andava l’idea di crocifiggerlo. Sai, io ho questa fissa qui… vorrei provare. Ho detto di sì. Avevo trovato anche un crocifisso adatto da un rigattiere poi invece è arrivato lui in taxi con delle assi di legno. Aveva la borsa con gli attrezzi e persino i chiodi. Uno solo per i piedi. Gli ho detto va bene, ma guai e lasciare del sangue in casa mia e mi firmi una liberatoria. Poi alla fine mi ha fatto solo stendere sulle assi e abbiamo fatto sesso normale. Mah…».

Ma vi sentite sfasciafamiglie? «No, al limite salvatrici. Il 70% sono sposati. Magari la moglie non lo vuole più fare o non fa certe cose. C’è uno che è d’accordo con la sua: dopo un aborto lei non vuole più fare sesso. Ti voglio bene ma mi devo sfogare. La moglie ha capito. Inoltre il ruolo dell’amante è in calo, un amante è difficile da gestire». «Sai quanti stupri ci sarebbero se non ci fossimo? Poi noi italiane non facciamo fretta, le russe sono veloci, belle ma freddissime, come leggere un quotidiano, dicono. Noi abbiamo ottime critiche. Puoi controllare». Perché su internet ci sono anche le recensioni. Anche il contatto avviene in rete. Tanti i siti e dai 450 ai 1.500 euro ogni tre mesi per mantenere i propri spazi in rete. «Anche alcuni canali della piattaforma di Sky mi hanno contattato per mettere la mia pubblicità durante i film porno».

Il telefono continua a trillare. Fra poco Malena ha un cliente e dobbiamo passare al caffè. «Quelli che hanno un’alta posizione magari fanno chiamare da un amico, coso per esempio…». E qui scappa il nome di un calciatore famosissimo, uno degli eroi di Berlino. E Bologna per il vostro lavoro com’è? «Piccola ma centrale. Magari vengono da molto fuori per non farsi beccare. Si lavora molto con le fiere. Vinitaly il picco nazionale, qui si lavora molto col Saie, Cosmoprof, col Motroshow più che altro ragazzetti. E lì non c’è tanto gusto, un ventenne ta-ta-ta-ta ed è finito. Col trentenne meglio». Periodo migliore? «Il top è agosto, quando la moglie va in vacanza i topi ballano».

Hanno una clientela diversificata sia come classe sociale, dal muratore che può spendere al giudice, sia come età, dai 20 ai 71 anni. «Certo ogni volta che apri la porta è una botta di adrenalina. Non sai mai chi hai davanti». A Deborah ultimamente è capitato un anzianotto a cui è venuto un attacco. «Oddio, me stà a morì! Nel panico ho chiamato Malena. Avevo questo con la bava alla bocca nel letto, m’ha fatto chiamare il 118, rischi l’omissione di soccorso. Loro m’hanno detto di girarlo su un fianco. Infatti lui si è risvegliato e ha vomitato tutto. Poi è scappato in fretta e furia, tutto sporco prima che arrivasse l’ambulanza. Sembrava un film di Verdone».

Ma come vi rapportate con la legge? «Chiaramente tutto in nero ma come clienti abbiamo anche carabinieri. L’ideale sarebbe come in Svizzera, dove il nostro lavoro è legalizzato, ma in Italia col Papa non capiterà mai. Che poi, perché? Credete che i vescovi non vadano a escort? Ah ah… Abbiamo fatto un addio al celibato dove c’era un prete. 30 anni ancora vergine. Dopo che ci ha viste per bene ha preso un mese di riflessione e poi ha lasciato tutto. Piuttosto vado a lavorare come garagista ma adesso che l’ho provata non ci rinuncio più». Malena è più da cliente fisso, anche se se passa da quello che ti porta la rosa, a quello che passa le notti per farti ascoltare le sue canzoni, a quello che ti taglia le gomme della macchina. Fra un po’ vuole smettere. Vorrebbe un figlio. «Sempre più spesso ci tirano dei bidoni. E la crisi si comincia a far sentire».

Ma il telefono squilla. Il cliente non può aspettare. Nelle prossime due ore Malena si porterà a casa 600 euro. Io invece vado alla cassa e offro la cena. Urlo forte Tanto paga il giornale! ma il cameriere non mi bada e continua a sorridermi come fossi quello dello scambio di coppia.

Previous articleEppi niù ir!
Next articleCominciare bene
hilà, io sono Alessandro Ancarani. Trascorro quasi tutto il mio tempo libero aspettando che il resto della Redazione si decida a consegnarmi i pezzi da titolare e impaginare sulle nostre amate Orbite Culturali. Mentre attendo, conduco una vita parallela in stile «Sogni mostruosamente proibiti» a base di fotomontaggi. Reprimo una non meglio indagata passione per borsette e scarpe da donna. Adoro le moto e chi è capace di dargli del gas.