La danza svela gli anfratti più segreti del Teatro Diego Fabbri di Forlì

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Sara Simeoni - foto Lutz Gregor

 

Sara Simeoni - foto Lutz Gregor
Sara Simeoni – foto Lutz Gregor

È un progetto stratificato e complesso quello che venerdì 7 marzo vedremo al suo debutto al Teatro Diego Fabbri. Non uno spettacolo ma un site specific work dal titolo With – cinque coreografie per un progetto plurale in cui Paola Bianchi chiede a cinque danzatrici e coreografe di abitare i locali agibili del teatro, ad esclusione del palcoscenico, per proporre 5 coreografie che possano far spostare il pubblico rivoluzionando la consolidata modalità di fruizione di uno spettacolo. Le cinque azioni verranno ripetute più volte dando la possibilità agli spettatori di muoversi liberamente da uno spazio all’altro. Sarà quindi compito dello spettatore costruire nella propria visione un personale percorso drammaturgico. Il fattore spazio diventa quindi l’unica possibilità di codifica della drammaturgia, approfondendo lo studio intorno all’impossibilità della simultaneità dello sguardo. La Bianchi ha consegnato alcune indicazioni teorico-pratiche ad altre cinque coreografe/danzatrici (Marina Giovannini, Paola Bianchi, Rhuena Bracci, Sara Simeoni, Valentina Buldrini) chiedendo loro di creare una propria coreografia; ha coordinato quindi la collocazione delle azioni negli spazi del teatro per un progetto condiviso da più figure.

Paola Bianchi - foto Valentina Bianchi
Paola Bianchi – foto Valentina Bianchi

With rappresenta un’indagine coreografica intorno alla letteratura. Cinque personaggi femminili appartenenti all’universo letterario contemporaneo sono il pretesto per esplorare da un lato l’impossibilità della simultaneità dello sguardo, dall’altro il rapporto tra parola scritta e azione, senso e movimento, narrazione e composizione coreografica.  Cinque romanzi italiani sono il punto di partenza per un’indagine coreografica che si fa di volta in volta corpo in azione. Le figure delle cinque donne presenti all’interno dei romanzi, seppur molto diverse, sono legate tra loro da una solitudine profonda, vivono isolate dal mondo pur essendovi pienamente immerse – una condizione comune a molti.

Dopo la performance: Converso. L’incontro con il pubblico subito dopo l’esposizione di uno spettacolo è una prassi perseguita abitualmente dal [collettivo] c_a_p. Un momento fondamentale per abbattere il muro di separazione tra spettatori e coreografi, in un dialogo aperto e informale che contribuisca ad avvicinare i due protagonisti della scena: l’azione e lo sguardo. L’incontro sarà moderato da Laura Gemini.

foto Valentina Bianchi
foto Valentina Bianchi

L’ 8 marzo (dalle 15.00 alle 18.00) e il 9 marzo (dalle 10.00 alle 13.00), alla  Fabbrica delle candele  di Forlì è in programma With practice, workshop condotto da Sara Simeoni e Valentina Buldrini che «si concentra sullo sviluppo di una maggiore consapevolezza del proprio corpo in potenza, leggerezza e creatività. Il riscaldamento incentrato sui principi di peso, gravità, caduta e recupero condurrà gradualmente il corpo in un flusso continuo, organico e dinamico. Ogni partecipante creerà, attraverso una composizione guidata, piccoli schemi personali di movimento basati su ripetizione e combinazione. Il laboratorio è rivolto a chiunque voglia esplorare le proprie capacità. È necessaria una preparazione fisica». Il workshop è rivolto a massimo 15 partecipanti ed è gratuito.

Info e prenotazioni spettacolo: 0543.712170-712172-712168. Info e prenotazioni laboratorio: 0543 370506. teatrodiegofabbri.it, collettivocap.blogspot.com