Al Meff cinema mai visto

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Only Lovers Left Alive, di Jim Jarmusch, 2013
Only Lovers Left Alive, di Jim Jarmusch, 2013
Only Lovers Left Alive, di Jim Jarmusch, 2013

Personaggi, colori, sequenze. Ravenna ne è piena. Possiede un capitale immenso di frammenti luccicanti che messi assieme compongono una grande visione, vale sia per le tessere dei mosaici che decorano le vecchie chiese che per le proposte culturali che riempiono di cultura la città.

Anche quest’anno, all’ottava edizione del Meff, festival del cinema europeo dal 5 al 12 aprile al Cinema Corso, possiamo strabuzzare gli occhi in un incastro di titoli provenienti dalle migliori rassegne internazionali. Scopriremo chi ha rischiato di soffiare l’Oscar a Sorrentino, criticheremo il polemico inno alla lentezza Stray Dogs del regista taiwanese Tsai Ming-Liang di cui tanto si è discusso a Venezia, e se siete semplicemente delle fans del bel Tom Hiddleston potrete vederlo in versione vampiresca in anteprima nell’ultimo lavoro di Jim Jarmusch.

Il Mosaico d’Europa Film Fest ha un programma ricco di eventi e si conferma alla ricerca dei nuovi talenti contemporanei. Nel concorso internazionale per lungometraggi, che pesca tra le migliori opere premiate dalle giurie dei principali festival internazionali, segnaliamo A Field in England, del nuovo talento di culto inglese Ben Wheatley, passato in fretta dai suoi video virali stravisti su youtube al grande schermo, presente con una pellicola surreale ambientata durante la rivoluzione civile inglese tra misticismo, alchimie e pura cattiveria. «In questo film sono presenti sequenze stroboscopiche» è l’annuncio che avvisa gli spettatori prima della visione. Altre speciali proiezioni da segnalare sono Only Lovers Left Alive, di Jim Jarmusch, presentato a Cannes l’anno scorso, con il succitato Tom Hiddleston e Tilda Swinton amanti maledetti in una Detroit immersa tra vampirismo e critica sociale, il biopic The Look Of Love del sempre affidabile Michael Winterbottom su Paul Raymond «The King of Soho», re dell’editoria sexy della Sweet London e il concorrente de La Grande Bellezza all’Oscar come Miglior Film Straniero, The Missing Picture, cronaca che mescola documentario e animazione in stop-motion in argilla analizzando il periodo del regime dei Khmer Rossi in Cambogia.

Ci sarà spazio anche per un omaggio al maestro Francesco Rosi, autore di film-inchiesta che hanno fatto la storia del cinema italiano, da Salvatore Giuliano a Le mani sulla città, da Uomini contro a Cristo si è fermato a Eboli. Il MEFF, di cui è direttore artistico Alberto Bucci, vanta la presidenza onoraria di Pupi Avati, fa parte del calendario di Prove Tecniche 2019, in vista della candidatura a Capitale Europea, ed è organizzato dall’Ufficio Attività Cinematografiche del Comune di Ravenna, in collaborazione con la l’associazione culturale Ravenna Cinema e la FICE, col sostegno del Ministero, la sponsorizzazione di EniPower.

 

5 – 12 aprile, Cinema Corso, Ravenna, Mosaico d’Europa Film Fest, info@meff.it, meff.it