Bertolt Brecht incontra la visionarietà di Masque Teatro

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Venerdì (ore 21) il Teatro Diego Fabbri ospita, all’interno della stagione di contemporaneo, il debutto di The Decision della compagnia forlivese Masque Teatro.

Il lavoro è liberamente ispirato a La linea di condotta (Die Massnahme), uno dei più significativi ed emblematici “drammi didattici” di Bertolt Brecht.

Masque attraversa l’opera e il pensiero del grande poeta e drammaturgo tedesco, creando un potente affresco dell’epopea rivoluzionaria mettendo al centro della messa in scena la domanda cruciale: “Perché Brecht nel 1930 mette in scena Die Massnahme?”

Perché nel 1930, si chiede il regista Lorenzo Bazzocchi, ancora all’oscuro del procedere dispotico di Stalin e ancora entusiasti per il futuro radioso della rivoluzione, Brecht concepisce un dramma didattico come Die Massnahme che evidenzia  uno degli aspetti più critici del processo rivoluzionario ossia la contrapposizione tra il destino del singolo e quello della collettività.

Massnahme non è quindi, forse, un ammonimento, quasi un atto di fede, piuttosto che una esaltazione incondizionata ai principi rivoluzionari e quindi assolutamente lontana dall’essere una apologia di comunismo, come venne poi spesso interpretato, dai suoi detrattori, il sacrificio del giovane compagno sull’altare dell’intrapresa rivoluzionaria?

Lo spettacolo, nei tre quadri che lo compongono – L’ Alba radiosa (della rivoluzione), Il Disfacimento (degli ideali), Il Convincimento (un atto di fede) – taglia trasversalmente il testo brechtiano, costruendo un mondo abitato da figure isolate, regolate da tutta una serie di prescrizioni, geometriche ed elementari, fatte di deformazione e contorsione. Se nell’”ordine” è possibile ritrovare la chiave di lettura delle diverse forme di totalitarismo, passate e presenti, è proprio nell’ordine che Masque basa il suo lavoro sul movimento e sulla luce, avvolgendo i corpi in una sorta di regolazione perpetua dei gesti. Nel geometrico avviluppo tra tensione corporea e spasmo di luce e materia, emerge la precisa volontà di confutare la falsa credenza che movimento coincida con attività, ponendo limiti precisi all’atto e alla sua messa in scena.

COURBETbassadef

A seguire (ore 22), dopo lo spettacolo, il filosofo Rocco Ronchi incontrerà Lorenzo Bazzocchi, regista della compagnia, coordinati dal giovane critico Lorenzo Donati per approfondire alcuni nuclei tematici anche alla luce della pubblicazione del recente saggio di Ronchi, Brecht. Introduzione alla filosofia. Un confronto che toccherà gli impervi crinali tra filosofia e teatro. 

Info: 0543.712170-712172-712168, teatrodiegofabbri.it