Gassmann e Servillo per me pari sono

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Il titolo che ho scelto rimanda al Rigoletto di Giuseppe Verdi, il cui bicentenario della nascita è stato festeggiato l’anno scorso. Mi pare ora appropriato per evocare due altre celebrazioni (di matrice, ahimè, mestamente cine-televisiva): RIII RiccardoTerzo con Alessandro Gassmann e Le voci di dentro starring (è proprio il caso di dirlo) Toni Servillo. Parole più frequentemente pronunciate dal pubblico in sala, prima e dopo lo spettacolo: «Le Iene» e «il figlio di Vittorio» nel primo caso, «La grande bellezza» e «Premio Oscar» nel secondo. Mi viene da pensare ai modi in cui «le comunità di spettatori influenzano, creano, modificano l’identità degli oggetti culturali nel momento in cui li consumano» (Claudio Bisoni docet) e, a proposito di consumo, al prezzo di un biglietto intero in platea: tra i 21 e i 25 euro. Non è poco, in tempo di crisi (con circa la metà ci si abbona per un anno intero a Gagarin…): ingenuamente si direbbe che chi spende una tale cifra sia interessato al “prodotto teatrale” che sta acquistando. E invece. Uno zibaldone di cellulari accesi nel buio della platea per Gassmann e sonni beati degli spettatori di Servillo (tanto che l’attore campano, in una scena in proscenio col fratello Peppe e il pubblico delle prime file ben illuminato, “uscendo dal personaggio” sbotta: «Certo che questo spettacolo deve essere proprio brutto, qua dormono tutti»).

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Alla fine, applausi entusiasti. Perché? Forse ciò che si vuole primariamente ottenere non è l’incontro con un’opera, ma l’occasione mondana di esserci e mostrarsi: il teatro torna a essere un «volume che si riempie e si costituisce di relazioni», come in fin dei conti è stato per secoli, fino alla rivoluzione wagneriana. E noi che ci credevamo moderni, o addirittura post… Nulla ho scritto degli spettacoli, né dei due ‘protagonisti-star’: fanno il loro lavoro, e lo fanno bene. Né ho detto dei drammaturghi: dovesse interessare, si chiamavano William Shakespeare e Eduardo De Filippo.

 

MICHELE PASCARELLA

 

14 aprile 2014, Alessandro Gassmann, ‘RIII RiccardoTerzo’, Teatro Diego Fabbri, Forlì, info: teatrodiegofabbri.it; 16 aprile 2014, Toni Servillo, ‘Le voci di dentro’, Teatro Alighieri, Ravenna, info: ravennateatro.com/prosa

2 COMMENTS

  1. Non ho visto servirlo ma il Riccardo III burtonian-gassmaniano mi è piaciuto non poco…

    Ma le iene?

    • Ciao Alessandro,
      grazie per il tuo commento.
      Come hai potuto leggere, io non ho minimamente analizzato i due spettacoli in questione, bensì, seppur in poche righe, la loro fruizione.
      “Le iene” credo riguardi un passaggio televisivo del Nostro, ma non ne sono certo, io non ho la tv.
      Grazie per la tua foto, che ci ricorda le “sculture di un minuto” di quel geniaccio di Erwin Wurm.
      Buona estate, e continua a leggere Gagarin!
      Michele

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