“Mordraud” la saga fantasy made in Italy arriva in California

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Fabio Scalini
Fabio Scalini
Fabio Scalini

Per la prima volta, un progetto italiano di letteratura fantasy è sbarcato a San Diego, California, per partecipare al Comic-Con International, la più importante fiera di settore del mondo. “Mordraud”, scritto dal ravennate Fabio Scalini, è il nome del libro che ha ispirato il “corto” grazie a cui questa avventura ha preso l’avvio e, nel tempo, le quasi seicento pagine del primo tomo sono diventate una tetralogia, un gioco di carte, un board game, un gioco di ruolo e un progetto che ha come scopo quello di esportare nel mondo anglosassone una visione italiana del genere fantasy.

“Noi siamo aperti a qualsiasi idea possa affiancarsi alle nostre per far crescere ‘Mordraud’ – racconta Fabio Scalini -. Una delle cose che più ci ha stupiti e resi orgogliosi è stato il riconoscimento della patente di italianità al progetto. I responsabili del Comic-Con si sono detti colpiti dal fatto che finalmente sia stato proposto loro un fantasy che avesse le caratteristiche del posto dove il medioevo ha avuto la sua massima espressione: l’Italia”.

La visita californiana non avrà come unico scalo la grande fiera di San Diego. Il cortometraggio sarà, in quei giorni, in concorso ad un festival di cinema che si svolge parallelamente al Comic-Con e, al termine della settimana, la Rampart, start-up editoriale che pubblica Scalini, sarà ospite dell’Italian Cultural Istitute di Los Angeles per presentarsi, parlare del libro, del corto e per gettare le basi di un progetto che, in novembre, li porterà all’Università della California, sempre a Los Angeles, per una serie di seminari sul medioevalismo.

Ma se è il libro ad aver dato il via a questa impresa, e ad essere il centro nevralgico e immaginifico dell’intera operazione, è proprio il cortometraggio ad aver aperto le porte della California, dopo aver coinvolto 20 attori e 60 comparse in un anno di lavorazione e diverse settimane trascorse fra il fango dei calanchi sammarinesi. Il tutto per 20 minuti di visione. Nato come un booktrailer che servisse a dare linfa ulteriore al lavoro editoriale il film, diretto da Riccardo Piana, anche lui ravennate, e prodotto da 3pix Studio, è stato inviato in visione ai responsabili del Comic-Con che qualche tempo dopo hanno chiamato per invitare gli autori a presentare ai propri ospiti la loro idea. Un’idea che, nelle intenzioni di Scalini, vuole aprirsi a tutti gli universi ludico-culturali possibili: uno degli scopi del viaggio al Comic-Con è quello di incontrare aziende disposte ad associarsi per creare videogame e, perché no, anche una serie da mandare in tv o sul web.

“È incredibile – prosegue Fabio Scalini -, come una cosa nata quasi per scommessa abbia generato una serie così vasta e generosa di progetti paralleli. Il corto, nato in appoggio al libro, ci ha permesso di affacciarci ad un mercato così importante come quello americano. Dall’invito il progetto si è allargato a macchia d’olio: prima il Comic-Con, poi il festival di corti in cui siamo finalisti, a seguire l’Italian Cultural Institute di Los Angeles e infine l’università della California con cui possono nascere interessanti collaborazioni. La nostra intenzione, ora, è quella di dare massima visibilità all’universo di ‘Mordraud’, che rimane comunque un’idea editoriale, e di allargare le sue maglie per farlo conoscere il più possibile nel mondo”.

Il libro, infatti, è al momento disponibile nella versione italiana sia come e-book, scaricabile in modo gratuito per i tipi della Simplicissimus Stealth che distribuirà anche la versione internazionale, sia nella versione cartacea. In attesa che, nei primi mesi del 2015, esca il secondo volume della saga, la Rampart ha preso contatti per cominciare la pubblicazione del primo volume anche in lingua inglese. “Per la versione cartacea abbiamo trovato terreno fertile presso la Lightning Source, che è una sussidiaria della Ingram – racconta lo scrittore -. L’idea è di arrivare al Comic-Con con il libro tradotto e pronto da distribuire nel mercato americano. Sono cosciente che il pubblico più vasto, per il mio libro, sia quello che parla inglese: il fantasy è un genere che sta vivendo la sua età dell’oro grazie a opere come Harry Potter o Games of Thrones, opere anglofone che rileggono, in qualche modo, il nostro medioevo. Il mio sogno sarebbe quello di poter tornare dagli Stati Uniti con una spinta tale da poter essere riconosciuto anche in Italia come un autore degno di attenzione. La stessa che abbiamo ottenuto dal Comic-Con”.

Alessandro Boriani