Emilia Romagna Festival: un volo lungo 40 concerti

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Sofija Gubajdulina
Sofija Gubajdulina
Sofija Gubajdulina

Come si legge nella bella presentazione di Valentina Bertolino, una metafora a indicare «una prospettiva altra, aerea addirittura, per rintracciare il ritratto più prossimo a quello di Cultura. È un giro del mondo, ma non è nello spazio, non nel tempo: è nell’umano, nell’incontro con individui che per talento e vita si sono trovati faccia a faccia con la loro Cultura e l’hanno saputa osservare, plasmare, in alcuni casi cambiare per sempre».

Dal 22 luglio al 16 settembre la XIV edizione prevede 40 tappe distribuite in cinque province della Regione (Bologna, Ferrara, Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini). Si parte dalla Russia, con la presenza centrale di Sofija Gubajdulina protagonista del concerto inaugurale, in programma il 22 luglio nell’Abbazia di San Mercuriale a Forlì. L’artista russa, recentemente insignita del Leone d’Oro alla carriera dalla Biennale di Venezia, torna dopo qualche anno con una nuova composizione, Warum? Wozu? Wodurch?, che sarà eseguita in prima assoluta, alla sua presenza, dalla prestigiosa compagine italiana Filarmonica Teatro Regio Torino diretta da Andres Mustonen, insieme ai solisti Darko Brlek (clarinetto) e Massimo Mercelli (flauto). Esponente tra i più autorevoli del panorama musicale internazionale, alla base della sua musica, oltre che una personale appropriazione delle tecniche compositive del Novecento, vi è una fitta rete di riferimenti culturali, derivati dalle radici culturali tartare, dai rituali di diverse tradizioni asiatiche,russe e caucasiche, e dalla frequentazione della letteratura e dell’arte occidentale. Elemento determinante nella sua produzione è la dimensione religiosa, fondata in larga misura sulla filosofia di N. Berdjaev e accompagnata da una radicata convinzione circa le proprietà mistiche della musica.

Il viaggio si conclude in America Latina con l’Orquesta Filarmonica National De Mexico UNAM, il più antico gruppo sinfonico professionale nel panorama culturale di Città del Messico, che chiuderà il festival il 16 settembre al Teatro Ebe Stignani di Imola. Dirige Jan Latham-Koenig, più volte ospite del festival nelle passate edizioni, che guiderà l’orchestra attraverso le sonorità e le forme della musica del continente latino americano, fra cui Libertango di Astor Piazzolla e le sonorità di Huapango di Moncayo. 

In mezzo alle due colonne d’Ercole della programmazione, ricordiamo in ordine sparso: la residenza con tre concerti del pianista iraniano Ramin Bahrami, le due Filarmoniche cinesi di Qingdao e Hangzhou, il violista Yuri Bashmet con i suoi Moscow Soloists, un viaggio in Argentina con Recital Popular dove la voce di Antonella Ruggiero incontra la band italo-argentina Del Barrio, il pianista montenegrino Ratimir Martinovic, il chitarrista classico napoletano Edoardo Catemario, i coreani del Piano Trio «Ye». Poi la musica da camera, fra cui segnaliamo il concerto dedicato al 70° anniversario della morte della partigiana forlivese Iris Versari, una delle 19 donne italiane insignite della Medaglia d’Oro al Valor Militare della Resistenza, con il violoncellista Luigi Puxeddu ed Enrico Fagone, primo contrabbasso dell’Orchestra della Svizzera Italiana di Lugano.

Anche quest’anno il festival propone dei percorsi intrecciati tra suono, scrittura, teatro e danza: Chiara Guidi e Fabrizio Ottaviucci presentano Tifone, concerto per «Viola», ovvero la voce attoriale, e pianoforte, liberamente tratto da Joseph Conrad con l’adattamento e regìa a cura di Chiara Guidi, le musiche originali di Fabrizio Ottaviucci, e la produzione di Socìetas Raffaello Sanzio. Per gli intrecci tra danza e musica, il Duo Petrouchka composto dai pianisti Massimo Caselli e Alessandro Barneschi, affiancato da Valentina Caggio, danzatrice e coreografa faentina, propone un appuntamento che ricostruisce l’atmosfera originaria musicale e coreutica contenuta ne Le Sacre du Printemps di Stravinskij.

Il Premio alla Carriera Emilia Romagna Festival, sarà assegnato quest’anno a Bruno Canino, monumento del concertismo italiano, e sarà consegnato nell’ambito di una premiazione/concerto il 24 agosto a Palazzo Fantini di Tredozio.

Per il programma completo, tutte le location e ulteriori notizie su tutti gli appuntamenti in programma e sui percorsi paralleli di degustazione, premi speciali e altro: erfestival.org

dal 22 luglio al 16 settembre

EMILIA ROMAGNA FESTIVAL

Luoghi vari dell’Emilia Romagna

Info: 0542 25747, erfestival.org