In un momento storico come quello che ha vissuto il Paese negli anni recenti, caratterizzati dalla stasi economico-culturale-politica-sociale fotografi, artisti, curatori, studiosi hanno cercato nuove strategie e nuove strade nel lavoro collettivo. Un fenomeno che sta caratterizzando e sempre più caratterizzerà in futuro la fotografia italiana, per cui il superamento della dimensione individuale offre una possibile chiave di reazione culturale alla crisi.
È questo il tema, e anche la sfida, della 23a edizione del Savignano Immagini Festival intitolata Laboratorio Italia, un racconto del Paese in immagini. 35 giovani collettivi (Adriatic Project, Calamita/à, Cesuralab, Confotografia, Corpi di Reato, Deaphoto/Notturni urbani, DER Lab, Documentary Platform, Exposed, Fotoromanzo Italiano, Habitat Project,Lab, Laboratorio Irregolare, Landscape Stories, LNM10, Lugo Land, Lungofiume, Micamera,Micro,Nastynasty/Blisterzine, Osservatorio Fotografico, Pelagica, Presente Infinito, Planar, Punto di Svista,Officine Fotografiche, Questo Paese, Rorhof, Spazio Labo’, Synap(see), Terra Project, The view from Lucania, Urbanautica, 150, 3/3) espongono insieme per creare la mostra Atlante.it visibile nello Spazio Mir Mar a San Mauro Pascoli. La mostra Urbanspace Garden, una collettiva pensata appositamente per gli spazi del SI Fest daVincenzo Castella invece, presenta un’esperienza nata dal dialogo tra una importante figura della fotografia italiana quale Castella e quattro dei suoi allievi, Alice Coop Esposito, Daniele Marzorati,Lorenzo Morri e Giulia Pellegrini. Le serie di lavori presentati propongono una precisa traiettoria, quella che muove dall’Arte, dalla Pittura e Disegno e considera il linguaggio della Fotografia come insostituibile per una progressiva comprensione dell’estrema complessità della realtà.
Il dialogo con i grandi maestri trova poi un altro spazio privilegiato nella collettiva Tredici fotografi per un itinerario pasoliniano (e altre storie), pensata da Italo Zannier a metà degli anni Novanta. La mostra si compone di immagini realizzate in Friuli da autori come Gabriele Basilico, Olivo Barbieri, Paolo Gioli, Guido Guidi, ma anche Ferdinando Scianna, Gianni Berengo Gardin e molti altri che si sono confrontati con i luoghi cari a Pier Paolo Pasolini, ma consente anche di ripercorrere, attraverso ritratti dell’autore e fotografie di scena tratte dai suoi film, alcuni momenti della vita del grande regista e poeta. Accanto alle immagini completano la mostra una selezione di film dell’autore.
Nella 23a edizione del festival trovano ampio spazio anche le produzioni di Savignano Immagini, quest’anno concentrate sul progetto Adriatic Coast to Coast, ideato dal Dipartimento di Architettura di Bologna, in collaborazione con Ravenna 2019, che intende realizzare una mappatura fotografica del paesaggio costiero appartenente all’Adriatico orientale e occidentale. Una lettura dei territori che si articola attraverso una serie di collaborazioni nazionali ed internazionali e vede la presenza dell’australiano Max Pam, l’autore anglo-argentino Seba Kurtis e lo svedese Gerry Johansson. Accanto a queste immagini d’autore, più di cento fotografie raccontano gli sguardi e le storie di oltre 50 giovani fotografi italiani che hanno partecipato, dal 2012 al 2014, ai laboratori condotti da Guido Guidi, Max Pam, Gerry Johansson e Seba Kurtis.
3, 4 e 5 ottobre 2014 (con apertura delle mostre fino al 19 ottobre), SI Fest#23- Savignano Immagini Festival, Savignano sul Rubicone (FC), info: http://sifest.net