La Settimana del Contemporaneo alla ricerca dell’identità perduta

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Patrick Tuttofuoco e Natascia Fenoglio
Immagine del progetto Bio Awake
Immagine del progetto Bio Awake

La riflessione sul’identità in rapporto alla storia, al territorio e all’ambiente, questi sono temi che ricorrono nelle opere in mostra alla terza edizione della Settimana del Contemporaneo a Faenza fino al 12 ottobre organizzata nell’ambito della Decima Giornata del Contemporaneo indetta da Amaci.

Pur trattandosi di curatele frammentate e di progetti separati, pur spaziando nei generi: dall’arte al design, dall’architettura alla fotografia, pare che questi giovani artisti siano alla ricerca di un’identità che trova significato nelle radici del proprio territorio e in un sapere progettuale e artigianale.

Sempre sul tema dell’ambiente ruota il progetto Bio Awake che viene presentato all’Associazione Culturale Tesco (vicolo delle Vergini 13, inaugurazione il 9 ottobre, alle 18,30, segue party al Clandestino, viale Baccarini 19, ore 23) a cura di Siliqoon.

Si tratta di una doppia personale dell’italiano Enrico Boccioletti e dell’inglese Iain Ball tratta dal volume immaginario Amore e Lifestyle nell’era dell’uomo bio-preparato, riflessioni su un futuro prossimo e  fluttuazioni di una startup devota alla commercializzazione massiva di prodotti in bio-plastica commestibile in vibrazione con territori economici neuro-marketing oriented.

Ekaterina Panikanova
Ekaterina Panikanova

Ekaterina Panikanova al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza  (10 ottobre, inaugurazione alle 18.30) nella mostra, a cura di Irene Biolchini, propone una personale che rende omaggio alla storia del Museo, alla nascita e allo sviluppo della sua biblioteca. I suoi lavori sono assemblaggi di libri la cui serialità è azzerata mediante l’unicità dell’intervento dell’artista e che difendono l’originalità della pratica artigianale – come può essere anche quella della ceramica – a dispetto della serialità.

Il Museo Carlo Zauli mette in mostra le opere realizzate durante le sue residenze d’artista (10 ottobre, inaugurazione ore 21). Il suo è un lavoro importante che conduce artisti contemporanei a confrontarsi per la prima volta con il linguaggio della ceramica.

Patrick Tuttofuoco e Natascia Fenoglio
Patrick Tuttofuoco e Natascia Fenoglio

In primo piano la residenza di Patrick Tuttofuoco e Natascia Fenoglio che hanno lavorato sul tema del volto e dell’interpretazione del viso dell’altro realizzando delle sottili maschere di porcellana. Patrick Tuttofuoco è forse uno degli artisti più intellligenti e acuti del panorama artistico italiano. A Faenza porta avanti il suo lavoro legato alle maschere e ai simboli della vita di tutti giorni, iniziato nel 2009, con il quale, dopo anni di progettazione quasi seriale e vicina al design, si riavvicina al fare artigianale dell’arte. Il lavoro di Natascia Fenoglio è molto originale. E’ una food designer che “investiga i limiti delle potenzialità dei materiali alimentari sperimentando attorno al cibo, alle sue culture geo referenziate e al suo potere aggregativo. Inventa e costruisce, applicando ai saperi artigianali del passato nuovi linguaggi”. In mostra al Museo Zauli saranno esposte anche i lavori di Anemoi in collaborazione con Fondazione Bevilacqua La Masa Venezia; Marco Basta, Alessandro Di Pietro, Michele Gabriele, Andrea Romano, Jonathan Vivacqua in collaborazione con Via Farini.

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Michele Guido, Garden_project

Per tutto il periodo della settimana è possibile vedere al MIC, all’MCZ e alla cantina Leone Conti Garden_Project di Michele Guido nell’ambito del progetto operadelocalizzata a cura di Nero/Alessandro Neretti, sarà possibile anche vedere la mostra fotografica Terra, progetto curato dalla Fototeca Manfrediana, che indaga in maniera fresca le nuove icone di oggi della campagna del territorio faentino con la convinzione il territorio rurale e l’agricoltura biologica rappresentino il passato, il presente e il futuro.

Nel weekend è possibile addentrarsi all’interno degli Studi di Architettura del gruppo +A! che aprono le loro porte al pubblico con la proposta di giovani artisti, mentre sabato 11 ottobre, alle 18, all’interno del progetto Crack Italy- Denmark inaugura con aperitivo e concerto la mostra At The End Utopia di Rabee Kiwan e Marco Mastroianni.

 

 

STEFANIA MAZZOTTI

 

4-12 ottobre, Faenza, Settimana del Contemporaneo, centro storico, info: 0546 691602, kartfaenza.wordpress.com