Soli. Tempo e Relazione

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Masque teatro Nikola Tesla. Lectures

“… questo tavolo da esperimenti sarà il luogo dal quale vi condurrò nelle pieghe di un misconoscimento che, a nostro parere, non ha eguali nella storia delle conoscenze.
E … se la natura del nostro peregrinare toccherà l’inconsistenza dell’essere, sarà al fine di intraprendere le strade della scienza, di una scienza ai confini tra la realtá e la leggenda… perché qui parleremo di Nikola Tesla. E gli argomenti che andremo a toccare saranno necessariamente inerenti quel medium allo svelamento del quale Nikola Tesla dedicò tutta la sua vita.
Parlo naturalmente dell’elettricità e… anticipo. Il nostro scopo è quello di svelare l’atroce inganno a cui per tanto tempo siamo stati sottoposti, ossia che la corrente elettrica che vediamo percorrere i fili delle nostre case e animare i motori delle nostre industrie, può viaggiare non solo percorrendo conduttori solidi ma anche attraverso l’etere… Ecco, qui sfateremo questa sorta di mito. Sarete testimoni di una delle prime dimostrazioni che una trasmissione di corrente elettrica senza fili è possibile!”

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Rocco Ronchi, Giacomo Foglietta, Paolo Taroni Durata reale e flusso di coscienza 

A partire dalla recente pubblicazione del carteggio tra Henri Bergson e William James (H. Bergson, W. James, Durata reale e flusso di coscienza. Lettere e altri scritti (1902-1939) a cura di Rocco Ronchi, traduzione di Giacomo Foglietta e Paolo Taroni, Raffaello Cortina, Milano 2014) si propone una riflessione sul concetto di coscienza ai primi del Novecento, sui suoi mutamenti rispetto ai modelli ottocenteschi – anche grazie alle ricerche sugli stati patologici e di dissociazione, come l’isteria e il sonnanbulismo, e sugli stati limite della coscienza, fino ai cosiddetti “fenomeni psichici”, vera e propria moda dell’età vittoriana – e sulle conseguenze di questo cambio di prospettiva per l’emergente filosofia dell’esperienza vissuta.

Marco Colonna Genetical I – be part of something

Uno studio che ponga l’applicazione strumentale su un piano profondo di relazione con il suono, lo spirito e l’attitudine improvvisativa. Uso della respirazione circolare, tecniche estese, multiplaying massiccio e percorso poetico focalizzato sulle strutture chimiche che accompagnano l’uomo nel suo essere geneticamente musicale. Percorso capace di superare la monodia dello strumento solo, che si fa organo, percussione, mantra meditativo e narratore di storie di resistenza, lotta e vita.

Sabato 4 ottobre, Ex Filanda Maiani, via Orto del fuoco 3, Forlì – biglietto intera serata 8 € – Info: Masque teatro 393.9707741 / Area Sismica 346.4104884, masque.it