Paolo “Arlecchino” Rossi improvvisa con la commedia dell’arte

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E’ Paolo Rossi con il suo Arlecchino che inaugura il 4 novembre, la nuova Stagione Teatrale di San Marino Teatro.

Per varare l’avvio di una collaborazione creativa con quel “ragazzaccio terribile di Paolo Rossi” il CRT Milano, appena insediato al Teatro dell’Arte, gli ha proposto di ripartire proprio da Arlecchino e dalla Commedia dell’Arte. E Paolo Rossi, più funambolico e lunare che mai, si è avviato lungo questo nuovo percorso pronto ad abbandonare la sua maschera – quella ormai nota a tutto il pubblico teatrale dei suoi ammiratori – per rivivere nei panni di un “Arlecchino nevrotico e surreale in tono con il Terzo Millennio prossimo venturo” – proprio come l’aveva definito Giorgio Strehler.

Arlecchino è un assemblaggio di monologhi, canzoni in divenire, fatti personali, ricordi, sogni, storiellette e riflessioni sia sulla professione del comico oggi sia su quel che accade oggi.

paolo rossi“E’ una rappresentazione in prova, in divenire, basata su improvvisazione e interazione col pubblico. – dice Paolo Rossi – Quando si arriva in una città con uno spettacolo alle prime repliche c’è un più e un meno: il pubblico assiste alla creazione in scena, ma gli elementi della recitazione non sono ancora stati fissati perfettamente, e magari qualcosa si perde. Gli spettatori guardano l’attore sul palco come fosse un funambolo e pensano: adesso cade. Certo, c’è un canovaccio di base, ma non mi dilungo oltre, perché ho quattro repliche in rodaggio e potrei anche cambiare tutto in corsa”. Il suo è un Arlecchino molto personale, che viene dall’inferno. “L’ho trovato nei sogni, – continua Paolo Rossi – sarà comico, sulfureo e onirico. Ho seguito le indicazioni di Strehler, che mi spinse a impersonare un Arlecchino del nuovo millennio consigliandomi di partire dai miei monologhi da standup. Così farò, ripercorrendo la mia esperienza, recuperando e cambiando pezzi di trent’anni fa. Non porto la maschera. Forse, potrei metterla alla fine. Con me ci saranno un paio di musicisti saltimbanchi, per cantare, raccontare storie e ricordi”.

 

 

4 novembre, San Marino, Paolo Rossi, Teatro Nuovo di Dogana, ore 21, info: 0549 885515, sanmarinoteatro.sm