Salutiamo Il Circolo dei Malfattori.
Un pezzetto di utopia – un’utopia anche nostra – che si è bruciato troppo velocemente nell’atmosfera cupa, senz’anima e senza sogni di questi anni bui.
Gli amici si ritrovano, le storie ripartono, magari in altre forme.
Auguri e abbracci ai fratelli Malfattori, Compagno Roberto Zamagna in testa. Uno vero.
La musica dal vivo muove, numeri alla mano, il 50% dell’interesse che muoveva 5 o 6 anni fa.
E il 15% di quello che muoveva nei decenni scorsi.
Probabilmente è colpa anche dei musicisti.
Anzi, di sicuro. E di chi li gestisce.
Sta di fatto che questo mondo sta diventando un mondo di mitomani formato web, un mondo che muore mentre tutti si fanno dei selfie e cianciano di prospettive dorate che non esistono.
Uscire la sera, vedersi un concerto, bere una birra.
Fare il gioco della musica, e non sempre il proprio.
Sarebbe così semplice, se del giocare insieme (e della musica degli altri) interessasse ancora a qualcuno, in primis a qualche musicista.
Malfattori si nasce e non si muore!
Ci vediamo alla prossima avventura.
ANTONIO GRAMENTIERI