“Plutot la vie … Plutot la ville” – Prima Edizione del Premio Roberto Daolio

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PLUTOT-LA-VIE...PLUTOT-LA-VILLE-per-webBologna la Dotta in questi giorni celebra e ricorda uno dei suoi figli migliori, con un premio intitolato a Roberto Daolio, destinato a supportare la giovane creatività, declinata nel settore dell’arte pubblica. Dislocato in tre diverse sedi – l’Accademia di Belle Arti, l’Urban Center e lo Spazio InContext in via Libia 72 – il premio si struttura in altrettante mostre, visitabili fino al prossimo 15 marzo e pensate come riflessioni sullo spazio della città e relative proposte di intervento. Progetto vincitore è InContext, presentato da Keita Nakasone, in mostra negli spazi di via Libia. Quello presentato da Nakasone, è un progetto di riuso e rivitalizzazione di un luogo dismesso temporaneamente restituito al quartiere San Vitale e ai suoi cittadini attraverso degli interventi artistici contestuali (mappe, ritratti, interviste e memorie del luogo) realizzati attraverso la partecipazione e il dialogo con gli abitanti del quartiere. All’aritsta andrà un premio in denaro offerto dalla famiglia Daolio. Secondo classificato è il progetto Alauda di Natália Trejbalová, il cui impatto concettuale e poetico coniuga, attraverso il suono, temi legati alla sostenibilità ambientale e alla memoria storica della città. La giovane artista slovacca riceverà in premio una residenza in Islanda, offerta da /little constellation/, network internazionale per l’arte contemporanea avente sede a San Marino, nato per la creazione e la diffusione di progetti attenti soprattutto alla ricerche artistiche nei piccoli Stati d’Europa e con il quale Roberto Daolio ha collaborato spesso negli ultimi anni della sua vita. La giuria, composta da esperti nel settore della Public Art, docenti, artisti e critici, nonché amici e collaboratori di Daolio – tra cui Mili Romano, Gino Gianuizzi e Maria Rita Bentini, curatori delle mostre che accompagnano il Premio – ha selezionato inoltre altri quattro progetti esposti: i Cartigli d’artista di Barbara Cardella, le Immagini in meno di Irene Fenara e Daniele Pulze, l’Industria della coscienza di Giulia Martini e Denkmal di Riccardo Vanni. il Premio sarà anche accompagnato da un catalogo, edito da Fausto Lupetti Editore,  e da un ricco calendario di eventi (reading, performance, teatro e musica) che animeranno l’esposizione nello spazio InContext.

 

LEONARDO REGANO

Fino al 15 Marzo

 

Bologna, sedi varie (Urban Center, Accademia di Belle Arti, Spazio InContext)

Orari: Accademia di Belle Arti, 10:00-17:00 (sabato fino alle ore 13.00, domenica chiuso)

Urban Center Bologna, 10:00-20:00 (lunedì chiuso)

Spazio InContext, 17:00-20:00 mercoledì, venerdì e domenica e su appuntamento

tel. +39 3289514987 // incontext72@gmail.com)

Info:  Ufficio Stampa Accademia Belle Arti di Bologna via Belle Arti, 54 40126 – Bologna (BO) ufficiostampa@ababo.it tel. 0514226420