La Festa di Radio3 a Forlì

0
897
John De Leo
John De Leo
John De Leo

 

Marino Sinibaldi, direttore Radio3, suggerisce: «Una festa tutta particolare: a Forlì Radio3 mette insieme arte, cultura e lavoro. Perché questi temi? E perché a Forlì? Forse basterebbe pensare alla storia di questa terra, la Romagna, e alle sue tradizioni artigianali, dunque a cavallo proprio tra arte e lavoro. O ricordare la sua peculiare cultura del lavoro, che ha intrecciato una forte inclinazione all’iniziativa individuale con una storica, capillare organizzazione cooperativa. Tutti nodi di grande attualità, in un momento in cui, dal profondo di una crisi che non è solo economica, occorre ripensare le forme di convivenza, di impresa, di occupazione e anche di cooperazione».

Radio3 sarà in diretta da Piazza Guido da Montefeltro e dalla Chiesa di San Giacomo Apostolo, restaurata e trasformata in Auditorium, e incontrerà critici d’arte, grandi attori e giovani talenti.

Il tema del lavoro sarà il filo conduttore della festa e verrà raccontato attraverso più linguaggi.

A partire dalla storia dell’arte, con i focus della trasmissione A3 – Il formato dell’Arte racconteremo le opere della collezione dell’imprenditore Giuseppe Verzocchi, che nel 1949 chiamò a raccolta circa settanta pittori italiani, appartenenti alle più varie scuole artistiche, invitandoli a creare un quadro, di dimensioni prefissate (70×90), sul tema del lavoro. Sempre presente, nelle composizioni, il tipico prodotto dell’azienda: un mattone refrattario con il logo “V&D”. Il primo maggio 1961, giorno della Festa del Lavoro, Verzocchi donò la raccolta al Comune di Forlì che la conserva nel bellissimo Palazzo Romagnoli. La collezione rappresenta un’importantissima testimonianza dell’arte italiana della metà del Novecento, da Carrà a De Pisis, da Depero a Balla, e incarna perfettamente l’obiettivo dichiarato da Verzocchi: “rendere omaggio al lavoro, esaltarne la dignità”.

Il tema del lavoro sarà presente negli appuntamenti teatrali con Eugenio Bennato e la compagnia Punta Corsara (Scampia) che, per la prima volta insieme su un palcoscenico, hanno immaginato un lavoro ad hoc per Forlì: Il mondo corre, racconto fra teatro e musica intorno alle vicende drammatiche, comiche o grottesche di chi è in fuga con tutti i mezzi possibili da fame e miseria. Un’invettiva viscerale e drammatica contro il nostro tempo, contro il Veneto attuale e contro un intero Paese è anche al centro del reading Cartongesso, tratto dall’omonimo romanzo di Francesco Maino, con Mirko Artuso, Giuliana Musso, Patrizia Laquidara e la Piccola Bottega Baltazar.

Marino Sinibaldi
Marino Sinibaldi

 

Raccontare il lavoro è il titolo dell’incontro fra Marino Sinibaldi, Silvia Avallone, Edoardo Camurri, Riccardo Iacona e Maurizio Maggiani: un dialogo con scrittori, artisti, giornalisti che nelle loro opere hanno affrontato il tema del lavoro e il suo rapporto con alcune comunità italiane, in Romagna e fuori, prima e durante l’ultima crisi. Sul tema anche lo sguardo di un regista cinematografico, Mimmo Calopresti, che nel documentario Storie di uomini in fabbrica descrive il lavoro salariato di ieri e di oggi.

In terra di Romagna, non potevamo non affrontare il tema del cibo e sarà Don Pasta, in Artusi Remix, a ripercorrere la nostra tradizione culinaria, rifacendosi al libro del grande appassionato di cucina Pellegrino Artusi, nato a Forlimpopoli nel 1820, impastando e tagliando le fettuccine davanti al pubblico. Alla performance di Don Pasta, si affiancheranno, tra Dna, scienza e cultura, le riflessioni del fisico Edoardo Boncinelli, dello storico Massimo Montanari e dell’antropologo Marino Niola. Dai cestini al tavolo del ristorante, Diego Abatantuono, uno dei più popolari attori del nostro cinema, ma anche gourmet, cuoco e autore del libro Ladri di cotolette, racconterà tutti i segreti dei set cinematografici a partire dal momento di massima socializzazione: il pranzo. L’attore romagnolo Ivano Marescotti, in Di ferro e di fuoco, interpreterà invece alcune pagine del testo scritto da Loriano Macchiavelli, Salvatore Alongi e Mauro Maggiorani, ricostruendo il profilo di Gustavo Trombetti, il partigiano che ha condiviso la cella con Antonio Gramsci e fondatore della cooperativa di ristorazione CAMST.

Orchestra di Piazza Vittorio
Orchestra di Piazza Vittorio

 

Infine, la musica spazierà dentro e fuori la Romagna con il poliedrico musicista e interprete John De Leo, l’omaggio a Secondo Casadei del Simone Zanchini Quartet impegnati in Casadei Secondo Me, le lezioni di musica dedicate a Bartók e Shostakovich, il viaggio musicale del gruppo Sacri Cuori nell’immaginario delle colonne sonore degli anni ‘60 e ‘70 e le sonorità post-folk europee e italiane in particolare. Sabato sera sarà invece la volta dell’Orchestra di Piazza Vittorio, ensemble multietnico che promuove la ricerca di repertori musicali diversi, costituendo un mezzo di recupero e riscatto per artisti stranieri.

Le tre giornate di festa non potevano che chiudere in allegria con La Barcaccia, il varietà operistico cult di Radio3 condotto da Enrico Stinchelli e Michele Suozzo.

5-7 giugno, Forlì – info: radio3.rai.it