Shinobu, a Faenza è nata una piccola/grande casa editrice

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doc00063220150604081502_001A Faenza è nata un piccola casa editrice, locale nella distribuzione e nelle iniziative, ma non nei contenuti, né nella scelta degli autori. Si chiama Shinobu. Il suo genius loci è Emanuele Valentini, scrittore che da anni lavora nel mondo dell’editoria come dipendente e che oggi ha deciso di mettersi in proprio.

Shinobu al momento ha in catalogo tre titoli di narrativa e in lavorazione altri due che usciranno in autunno. A settembre con la pubblicazione del catalogo per i 50 anni della Biennale del Muro Dipinto di Dozza inaugurerà anche una nuova collana di libri d’arte in piccolo formato.

“Il fine della casa editrice – spiega Emanuele Valentini –  è quello di editare testi di alta qualità letteraria ad un prezzo accessibile a tutti, ossia mediamente di circa il 35-40% più basso della media dei cataloghi editoriali italiani, nella convinzione che la fruizione dei libri sia gravemente ostacolata dal loro costo”.

Allora secondo te non è vero che la crisi dell’editoria è dovuta alla rivoluzione digitale?

“Sono consapevole che avviare oggi un’attività di questa natura, specie in un contesto difficile come l’Italia, può essere considerata una scelta non molto saggia, ma che importa la saggezza. Comunque all’attività principale di stampa, sabbiamo affiancato un’ attività on line, sul sito www.shinobuedizioni.com, che non è di sola promozione e vendita dei volumi del nostro catalogo, ma anche di pubblicazione esclusiva di contenuti letterari, in parte afferenti ai titoli del catalogo, in parte presentati con una loro autonomia.

doc00063220150604081502_001Come scegliete gli autori, avete una linea editoriale?

Naturalmente siamo sempre alla ricerca, oltre che di visibilità, di autori che ci propongano testi da pubblicare: il materiale viene sempre esaminato con serietà e rispetto, al netto delle valutazioni particolari dell’editrice.

Proponiamo testi certamente assai particolari che, piacciano o meno, intendono disegnare i confini di un’area ‘diversa’ nella narrativa in lingua italiana. Testi popolari nell’accezione più lusinghiera del termine, libri che hanno qualcosa da dire alle persone e in cui si parla di persone che hanno qualcosa da dire. Qualcosa che non deve passare per la verità, ma comunque qualcosa di autentico.

E le copertine chi le disegna?

Sono tutte realizzate utilizzando i disegni di una giovane artista che frequenta il Liceo artistico di Faenza, Francesca Zaniboni e che sono per noi un veicolo molto importante e un segno d’identità dei nostri libri. Il logo stesso della casa editrice è un dettaglio di una sua opera.