VACANZE INSIEME O SEPARATE?

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Buongiorno dottoressa,

 

vedo sempre l’arrivo dell’estate come un incubo in quanto mio marito ed io non abbiamo mai avuto lo stesso gusto rispetto ai luoghi da frequentare. Io mare e lui montagna, io luoghi affollati e lui deserti, io nave (ho la fobia di volare) e lui aereo… Ma non abbiamo mai avuto il coraggio di fare vacanze separate… le abbiamo sempre considerate da “coppie in crisi” ma inevitabilmente io mi piego al suo volere per le ferie in quanto lui ha un lavoro più stressante del mio, ma poi finiamo sempre per discutere… ha un suggerimento?

 

Grazie, G.

 

 

 

Cara G.,

 

è evidente che abbiate bisogno di un cambiamento in merito alla vostra scelta di ferie. Stressarsi più in vacanza che al lavoro non può che risultare controproducente per la vostra coppia. Un’alternativa pratica potrebbe essere quella di scegliere un anno le preferenze dell’uno e l’anno successivo quelle dell’altra, ma per farlo occorre estrema convinzione, partendo con atteggiamento positivo e non critico anche nell’anno “no”.

 

Se ciò vi risulta impossibile per carattere o perché ormai sono molti anni che propendete sempre per la scelta di uno dei due, potreste riconsiderare l’idea delle vacanze separate.

 

E’ vero che un distacco, seppur breve, può mettere in crisi alcune relazioni anche sino a quel momento ben consolidate, ma in altre circostanze può risultare un’utile chiave di lettura verso l’uscita di una routine di coppia, o – come nel vostro caso – risolvere una differenza di gusti palese e che rischierebbe, quella sì, di creare crisi o perlomeno accese discussioni.

 

Anche le vacanze separate possono avere dei lati positivi, per sé e per la coppia.

 

Per prima cosa bisogna ricordare che divertirsi anche senza l’altro non è una colpa, bensì può essere utilizzato per ottenere una maggiore intesa al ritorno, quando entrambi si è rilassati e desiderosi di raccontare le reciproche esperienze.

 

E la mancanza dell’altro non deve nemmeno portare ad una chiusura in se stessi durante il periodo fuori. Approfittatene per vedere vecchi amici o perché no, fare nuove conoscenze. Nuovi incontri non significa tradimento, bensì ampliare gli orizzonti e arricchirsi.

 

Ciò che conta è partire sereni nel farlo, non rancorosi verso l’altro perché non sta condividendo la nostra passione. Quindi da evitare sono i rimproveri o estenuanti chiamate all’altro/a, mentre produttivo risulta utilizzare con parsimonia i “mi manchi”, le telefonate “fuori orario” e perché no, una visita veloce all’altro, anche solo per un una cena.

 

Un’ultima indicazione utile: al rientro cercate di avere almeno un paio di giorni per voi due, per “ritrovarvi” e raccontarvi le reciproche esperienze prima di rientrare al lavoro.