L’uomo che piantava gli alberi

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albero_3Prendo spunto dal titolo del celebre libro di Jean Giono, per dare un semplice suggerimento a tutti, che valga anche come augurio per l’anno che verrà:

piantate un albero!

Piantare un albero è un gesto importante, che trabocca di significati.

Piantare un albero è ciò che la nostra specie fa da millenni per celebrare la vita, sia la vita che nasce, sia la vita di chi ci lascia.

Da un punto di vista più modesto, è un piccolo risarcimento rispetto a tutti gli alberi che consumiamo nel corso della vita…  Certo, siamo più noi a dipendere dagli alberi (pensate semplicemente alla carta) che non il contrario. Ma non è solo una questione di utilità o un modo per lavarsi la coscienza.

Non si pianta un albero a caso in un posto a caso: perché l’albero cresca e viva a lungo deve essere ben adatto al luogo dove per sempre abiterà.

In un piccolo giardino è meglio piantare un albero che non superi, da adulto, dimensioni modeste, piuttosto che pentirsi qualche anno dopo e segarlo perché “sporca” o “è invadente”.

Ma un albero si può piantare anche in un bosco: avevo un amico, che come il protagonista del romanzo di Giono, che teneva da parte i noccioli della frutta e li spargeva nei boschi quando usciva a passeggiare. E quando trovava le ghiande germogliate, le seppelliva con cura nel terriccio. Non era poi tanto preoccupato del successo delle sue semine, più che altro si divertiva e sperava che andassero a buon fine. “Io ci provo”, diceva, “se poi il resto delle condizioni sarà favorevole, non so…”

L’importante è provarci.

Buon anno a tutti, soprattutto ai piantatori di alberi.