Visioni italiane, il festival del giovane cinema indipendente italiano

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Alba Rohrwacher
Alba Rohrwacher
Alba Rohrwacher

Si chiude domenica 28 febbraio, con le premiazioni delle opere in concorso, la XXII edizione di Visioni Italiane, il festival, nato nel 1994, per dare visibilità alle opere di formato irregolare realizzate da giovani autori italiani – cortometraggi, documentari, film sperimentali, film d’esordio – che rimangono per lo più invisibili e in cerca di una distribuzione.

In questi anni diversi sono i registi passati da Visioni Italiane e poi approdati al lungometraggio, diventati noti a livello nazionale e internazionale: Gianni Zanasi, Matteo Garrone, Daniele Gaglianone, Gianluca Tavarelli, Paolo Genovese, Luca Miniero, Francesco Amato, Salvatore Mereu, Francesco Munzi, i fratelli De Serio e tanti altri.

Il programma del festival è composto da diverse sezioni dedicate alla fiction, ai documentari, all’ambiente, al cambiamento del panorama urbano, una sezione di cortometraggi realizzati da autori sardi, e una di corti dedicati all’importanza dell’acqua. A ogni sezione viene assegnato un premio in denaro da parte di diverse giurie formate da registi, sceneggiatori, direttori della fotografia, attori, ma anche da gruppi di studenti coordinati dai loro professori. Oggi, sabato 27 febbraio, le proiezioni cominciano alle 15, l’ultima è alle 23.30.

Domani 28 febbraio, alle 17, l’incontro ad ingresso libero con due ospiti speciali: Saverio Costanzo e Alba Rohrwacher autore l’uno, interprete l’altra fra i più brillanti e talentuosi della nuova generazione, che hanno vinto la Coppa Volpi e il Globo d’oro per il film di Saverio Costanzo Hungry Hearts, entrambi membri della giuria del concorso principale di Visioni Italiane. Alle 18.30 segue la premiazione e la proezione dei film vincitori.

 

27-28 febbraio, Bologna, Cineteca di Bologna, via Azzo Gardino, ore 15-23, info: 051 2194208, cinetecabologna.it