A Poggio Torriana va in scena l’incredibile normalità della giornata di un postino

0
1057
Compagnia Astorri-Tintinelli, Con tanto amore, Mario - foto di Emiliano Boga

 

Compagnia Astorri-Tintinelli, Con tanto amore, Mario - foto di Emiliano Boga
Compagnia Astorri-Tintinelli, Con tanto amore, Mario – foto di Emiliano Boga

 

«Mario è un personaggio che mi accompagna da molti anni. Mario è un nome comune per un uomo comune: è un ex postino senza età che vive il momento finale della vita, o forse dà fine ad una “vita” per ricominciarne un’altra nuova. È uno spettacolo muto e in bianco e nero. Il titolo richiama una canzone di Mario Abbate, utilizzata nello spettacolo insieme alla canzone Mario di Enzo Jannacci (di cui  amo la poesia) e una radio che trasmette  previsioni del tempo. In fondo non lo definirei spettacolo, è come un block notes, sono annotazioni di problemi brucianti, di idee, scoperte, invenzioni, progetti, concezioni, partiture, materiali»: Paola Tintinelli, fondatrice e anima della Compagnia milanese Astorri-Tintinelli, introduce Con tanto amore, Mario, spettacolo che sarà presentato nell’ambito della rassegna Mentre Vivevo, a cura di quotidiana.com e La Mulnela.

È un assolo per corpo, gesti, sguardi  e oggetti. La drammaturgia è negli occhi di Paola Tintinelli, nelle espressioni del viso, nell’impianto scenico che si prospetta come un’allegoria della vita: «Emerge un universo fantastico e immaginario, espressione del mondo interiore del protagonista. È il racconto della storia di uno qualunque, Mario: i suoi sacrifici, il suo lavoro, i suoi desideri, il suo funerale. Un non-luogo anima la scena: potrebbe essere una strada, una casa, un ufficio. La vita di Mario scorre in un’agghiacciante monotonia. In lui c’è  la semplicità dei vinti».

.

Compagnia Astorri-Tintinelli, Con tanto amore, Mario
Compagnia Astorri-Tintinelli, Con tanto amore, Mario

 

Con tanto amore, Mario, dopo essere stato proposto «in piccoli teatri tra Toscana, Emilia e Campania, all’università occupata di Bologna, in un garage a Sesto, in una osteria di Roma, in una cascina a Stradella, in un cortile a Framura, in un laboratorio a Laspezia, in tre locali a Milano e per strada», arriva al Centro Sociale di Poggio Torriana (RN).

Al termine dello spettacolo in programma un incontro fra artista e pubblico, allo scopo di svelare alcuni retroscena e meccanismi del lavoro.

A seguire sarà offerto un aperitivo.

Nutriamo non solo la mente: per non dimenticare che la crisi non è affatto alle nostre spalle, i curatori della rassegna hanno deciso di fare un dono agli spettatori. Domenica 24 aprile uno dei biglietti emessi nei vari appuntamenti, estratto a sorte, si aggiudicherà un buono spesa del valore di trecento euro da spendere presso un supermercato Coop.

,

21 febbraio, ore 17 – Poggio Torriana (RN), Centro Sociale, Via Costa del  Macello 10 (traversa di Via Santarcangiolese all’altezza del civico 4603) – ingresso unico 7 €. Info: 347 9353371, quotidiana@alice.it