Parte la Stagione di Teatro Contemporaneo del Diego Fabbri di Forlì

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Ricci/Forte, Darling (ipotesi per un’Orestea) - foto di Piero Tauro
Ricci/Forte, Darling (ipotesi per un’Orestea) - foto di Piero Tauro
Ricci/Forte, Darling (ipotesi per un’Orestea) – foto di Piero Tauro

 

Dopo il prologo di ottobre con due presenze internazionali come Kat Válastur e il suo originale modo di interrogare il corpo in relazione allo spazio e la danza politica della brasialiana Aline Corrêa, la stagione giunge adesso al suo nucleo centrale.

Il Teatro Diego Fabbri ospiterà sabato 20 febbraio la scandalosa e irriverente compagnia romana Ricci/Forte che con Darling (ipotesi per un’Orestea) ci catapulta in un mondo oscuro, ancestrale, senza lieto fine all’interno del quale con un melting pot di linguaggi diversi dal B-movie ai reality show, dalle soap opera ai fumetti il duo autoriale con alle spalle una formazione classica e il lavoro come sceneggiatori in tv, realizza quel teatro crudo e trasgressivo al quale il loro immaginario tende.

Pippo Delbono e la sua compagnia accompagnati sul palco dalla presenza di Vladimir Luxuria presentano La Rabbia, spettacolo nato più di vent’anni fa come omaggio a Pier Paolo Pasolini. La rabbia coniuga teatro e danza, drammaturgia e improvvisazione, realtà vissuta e poesia, portando all’estremo l’idea dell’attore che non recita, non interpreta ma si avvicina alla vita, avvicinandosi così al mondo pasoliniano.

Debutta Marmo, nuova produzione di Masque Teatro. Il lavoro della compagnia forlivese parte dalla Scrittura del disastro del poeta e filosofo francese Maurice Blanchot per disegnare un paesaggio abbacinato, abitato da figure senza volto, in bilico tra la condizione del non vivente e quella di colui che assiste alla propria morte.

La stagione si infiltra tra le pieghe di Ipercorpo, il Festival che Città di Ebla dedica alla scena contemporanea, che ospita presso la Chiesa di San Giacomo il Gruppo nanou con Strettamente confidenziale + Guest performance un lavoro site –specific che la compagnia definisce “un’opera museale coreografica” che all’interno ospita, per la prima volta, alcune figure della danza contemporanea italiana che, nel tempo, hanno attraversato il percorso artistico di Gruppo nanou, in particolare: MK, con il coreografo Michele Di Stefano, Leone d’argento 2014 eFabrizio Favale / Le Supplici.

La stagione si conclude con Hyperion di Bruno Maderna uno dei più potenti ed enigmatici pezzi del teatro musicale italiano del secondo Novecento, torna sulle scene grazie all’allestimento della compagnia di teatro contemporaneo Muta Imago, che si confronta con un capolavoro musicale.

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Info: 0543  712176, 0543 712170, teatrodiegofabbri.it