Balletto Civile con “Before Break / / 2” al Petrella

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foto di Francesco Carbone
foto di Francesco Carbone
foto di Francesco Carbone

 

Si chiude con il nuovo spettacolo della compagnia spezzina Balletto Civile la sezione Teatro e Danza della stagione 2015-2016 del Teatro Petrella. Uno spettacolo che sarà il risultato di una residenza creativa (6 in totale quelle attivate quest’anno) ospitata a Longiano proprio in questi giorni.

Before Break / / 2 è un lavoro che indaga sullo stato che precede la rottura. Partendo dal corpo la ricerca è condotta con danzatori che provengono dalla break dance, come danza spontanea, necessaria, di resistenza. Lentamente si vira verso una riflessione contemporanea sull’oggi, alla posizione dell’artista che se consapevole e onesta deve inevitabilmente schierarsi oltre che resistere. La rottura è trasformazione, consapevolezza, e la tensione è la situazione in cui si comprende appieno la condizione nella quale ci troviamo.

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foto di Francesco Carbone
foto di Francesco Carbone

 

“Durante la residenza artistica di Longiano – spiega la compagnia – la nostra indagine è stata guidata da un grande testo shakespeariano: La Tempesta. In apparenza una favola che sembra fuori dal tempo e dallo spazio, tradizionalmente interpretata come il dramma del perdono e della riconciliazione con il mondo. Nella quale invece convivono tutte le contraddizioni che attanagliano l’uomo tra ciò che è sfuggente illusione e ricerca feroce della realtà, anche come conoscenza della propria precarietà e finitudine così come della propria imperfezione e debolezza. I nostri Ariel e Calibano si moltiplicano in un susseguirsi di tentativi di vero combattimento tra le nature opposte che ci guidano. Se l’arte è il terreno di confronto, allora il punto di rottura esiste per un corpo, per un suono, per un’immagine.

L’avventura sarà consueta, cioè quella di assistere ad uno spettacolo, ma sin da subito il coinvolgimento degli spettatori, di cui cerchiamo le mani in piena luce, tenderà ad essere un cammino di conoscenza, confrontando di momento in momento, di scena in scena la propria conoscenza con quella dei personaggi, ponendoci di fronte all’isola in cui siamo confinati con le stesse domande. Confinati da 10 giorni nel Teatro Petrella che è stato e sarà, nella sua totalità, il luogo dell’azione. L’isola deserta nella quale Prospero realizza la sua messa in scena. Ecco vogliamo indagare questa gestazione che è un’anticipazione dell’evolversi, per noi l’equivalente del principio creativo. Una consapevolezza profonda legata a noi come artisti ma prima di tutto come uomini”.

Ideazione e coreografia sono di Michela Lucenti, suoni di Maurizio Camilli.

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24 marzo, ore 21 – Longiano (FC), Teatro Petrella, Piazza San Girolamo 3 – info: teatropetrella.it

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