La danza anatomica di Simona Bertozzi

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Anatomia, Compagnia Simona Bertozzi-Nexus - foto Nexus

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Anatomia, Compagnia Simona Bertozzi-Nexus - foto Nexus
Anatomia, Compagnia Simona Bertozzi-Nexus – foto Nexus

 

«Più che un solo, un duetto con musicista!».

Simona Bertozzi suggerisce la genesi del suo nuovo progetto performativo, Anatomia: «Mi avvicino a questo percorso di creazione con il desiderio di ridisegnare i contorni e le nervature di un mio pensiero sulla danza, il suo essere migrazione incessante di eventi tra impiego anatomico e vibrazioni di natura. È un paesaggio sempre in mutazione, quello in cui si compie il gesto. Un cammino dell’umano che si identifica con un attraversamento della complessità dell’agire in natura. Questa creazione» aggiunge la coreografa e danzatrice bolognese «arriva dopo aver elaborato diversi spettacoli con la presenza di più corpi di età diversa: è il ritorno a una danza che, pur nel generarsi da un solo corpo, possa tralasciare la singolarità e evocare un alfabeto più ampio di gesti e provenienze, penetrare nei chiaroscuri dello spazio e depositare la sensazione di altre presenze, possibili testimonianze di interrogazione al corpo».

Anatomia vede in scena, insieme a Simona Bertozzi, il compositore e musicista elettronico Francesco Giomi: «Il nostro dialogo prenderà forma attraverso volumi, pulsazioni e “radure” sonore. Momenti di incontro e di allontanamento, sempre tesi a un ascolto delle reciproche fisicità: biologica e musicale. Collaboro con Francesco da un paio di anni e condividiamo una modalità di creazione che a partire da “molecole” sonore e coreografiche procede articolando partiture più complesse, secondo uno scambio reciproco di pensieri e immaginari».

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Francesco Giomi, Simona Bertozzi, Enrico Pitozzi - foto Nexus
Francesco Giomi, Simona Bertozzi, Enrico Pitozzi – foto Nexus

 

All’incontro tra corpo e suono si affianca la visione teorico-compositiva di Enrico Pitozzi, studioso di arti performative: «Con Enrico condivido da alcuni anni la creazione di progetti di formazione in cui le sue prospettive teorico-didattiche entrano in sinergia con la mia esperienza scenica e compositiva. Anatomia troverà nel suo sguardo una sponda di confronto diretto e attivo nella composizione della scrittura di scena e di tutti gli elementi in dialogo. Anatomia è una piega anatomica, un panneggio a tre voci».

Il debutto del nuovo spettacolo di Simona Bertozzi, inserito anche nella rassegna ToDay ToDance, è parte di Scena Contemporanea, la proposizione di Ravenna Teatro che nelle scorse settimane ha ospitato, tra gli altri, E’ Bal del Teatro delle Albe (su testo in dialetto romagnolo di Nevio Spadoni), Finisce per A di Lady Godiva Teatro, L’inatteso con Anna Amadori e La Beatitudine di Fibre Parallele.

Siate curiosi, andate a teatro.

MICHELE PASCARELLA

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31 marzo, ore 21Ravenna, Teatro Rasi, via di Roma 39 – info: 0544 36239, ravennateatro.com

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