Bloggateli

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L’ineludibile ansia da blog contagia anche chi il blog non ce l’ha. Anche a tavola le parole hanno assunto il movimento elletrocardio del blog. Che è un diesis amaro in più del talk show.

A tavola si parlava, fino a un paio di decenni fa, col tono di confidenza, anche con gli estranei. Il diffondersi vaiolare del talk tra i televisori ha prodotto un tono profetico tra i convenuti al desco. Il blogghismo ha aggiunto una manata venefica di sentenziosità da monte Sinai. Da Mosé a Yahweh. Tutti quanti.

L’altra sera, in pizzeria. Tre famiglie. Un neo primario di chirurgia. Un presidente di esclusivi club service cittadino. Un avvocato civilista coi capelli lunghi e grigi, molto hippy ending. Al seguito, anche quattro bambini, più o meno tra i sei e nove anni. Li distingueremo in grandi e piccoli, in termini di lunghezza dei corpi.

I grandi: <No guarda adesso l’e-commerce è una realtà che non si può più ignorare…>; <Infatti… Io credo che giustamente resteranno solo le luxury boutique…>; <Direi che è giusto così… Ah a proposito, ieri ho preso un completino estivo che sarà perfetto per il nostro chalet preso sul Lago di Costanza… Sentite voi dovete venire a trovarci, almeno per un weekend…>; <Eh speriamo che non succeda nulla, con sta guerra con questi straccioni che si fanno esplodere…>; <Io una soluzione l’avrei. Li portiamo tutti in un territorio fertile e accogliente… Quanti saranno, duecento milioni? Bene mandiamoli tutti che ne so in Tasmania, diamogli tutti i comfort del mondo e che non rompano più i maroni…>.

I piccoli: <Ehi dammi il telefono dai dammelo>; <Non te lo do… Prendimi!>. I quattro bambini corrono tra un tavolo e l’altro della pizzeria, mentre i genitori continuano a tentare di salvare il mondo al loro tavolo.

Il cameriere fa notare ai bambini che non devono fare così. I genitori li lasciano fare. Uno dei grandi, femmina, sussurra: <D’altronde siamo venuti in pizzeria proprio per liberarli un po’…>. Il cameriere scruta il tavolo dei grandi, implorando, silenziosamente, un loro intervento per fermare i piccoli, che ora si tirano addosso un paio di iPhone. Il cameriere s’arrende.

La pizzeria non è piena e lui allora sopporta quella scorribanda. I bambini s’infilano ovunque. Anche al di là del bancone del bar del locale. Dopo un quarto d’ora le famigliole cool, lux and cult se ne vanno. Il cameriere tira un sospiro di sollievo. E nel suo dialetto sbotta: <Ma gli scapaccioni ai bambini sono diventati vietati?!>. Che rispondere al povero cameriere? Forse può andar bene questa risposta: bloggateli.