Tracce D Nuova Danza. A Rimini

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Paola Bianchi, Zero - foto di P.P. Rodighiero
Paola Bianchi, Zero - foto di P.P. Rodighiero
Paola Bianchi, Zero – foto di P.P. Rodighiero

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Tre modi affatto proteiformi di interpretare la danza contemporanea che nei prossimi giorni attraverseranno il palcoscenico del Teatro degli Atti di Rimini.

Il primo appuntamento è con Virgilio Sieni e il suo Sonate Bach. Di fronte al dolore degli altri: sulla musica di J.S. Bach e le sue Tre Sonate per violoncello e pianoforte, il celebrato coreografo fiorentino evoca e trasforma undici tragedie umane dei nostri giorni travagliati.

Si prosegue con il fortunato In girum imus nocte et consumimur ingni (Andiamo in gi ro la not te e siamo consumati dal fuoco) di Roberto Castello e del suo gruppo Aldes: «L’affascinante e misterioso palindromo latino è lo spunto per un affresco umano a cavallo fra cinema, danza e teatro. Illuminato dalla fredda luce di un video proiettore che scandisce spazi, tempi e geometrie, il nero profondo dei costumi rende diafani i personaggi e li proietta in un passato senza tempo abitato da un’umanità allo sbando che avanza e si dibatte con una gestualità brusca, emotiva e scomposta, oltre lo sfinimento, mentre il ritmo martellante trasporta poco a poco in una dimensione ipnotica e a un’empatia quasi fisica con la fatica degli interpreti».

Tracce D Nuova Danza si chiude con lo sguardo di Paola Bianchi, che firma ideazione, coreografia e testi di Zero: «Movimenti rotti in corpi disorientati, persi nello spazio scenico alla ricerca di un luogo a loro consono mai raggiunto». Zero è costruito su una partitura sonora frutto del montaggio delle pause e dei respiri tra una parola e l’altra del pittore, scenografo e regista teatrale polacco Tadeusz Kantor, tratti dalle registrazioni provenienti dall’archivio sonoro della Cricoteka di Cracovia. «Quei silenzi ricchi di peso diventano traccia drammaturgica, un non detto che si esprime solo con il corpo.  Un corpo fuori contesto, lontano da una storia, che rifugge un senso logico per rimettersi alla legge che nasce dal nostro stare uno di fronte all’altro».

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MICHELE PASCARELLA

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6, 8 e 16 aprile, ore 21 – Rimini, Teatro degli Atti, via Cairoli 42 – Info: 0541 793811, teatroermetenovelli.it

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