All’Emilia Romagna Festival arriva il Nat Trio

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E’ questa la proposta dell’Emilia Romagna Festival per nell’incantevole scenario del Mulino Scodellino di Castel Bolognese, all’interno del ciclo “L’incanto dei luoghi, la magia della musica”. A tributare un imperdibile omaggio al grande crooner dell’Alabama sarà il “Nat trio”, una formazione  composta da Pietro Beltrani (piano e voce), pianista imolese affermato nell’ambito classico e jazz, Rudy Valentino (contrabbasso e voce), uno degli ultimi grandi swinger italiani, e Fabrizio Moretti (chitarra), artista poliedrico, affermatosi in varie formazioni italiane e internazionali. Il trio proporrà al pubblico presente un’esecuzione filologica della  imponente discografia di Cole, interpretando tutti i suoi brani più famosi, ma anche alcune “chicche” meno conosciute dal grande pubblico.

Afroamericano nato in Alabama, profondo sud degli Stati Uniti, nel 1919, Cole siede a pieno titolo nel Pantheon dei più grandi crooner americani, insieme a star del calibro di Bing Crosby, Frank Sinatra e Dean Martin. Il crooning è uno stile e una tecnica di canto che predilige canzoni sentimentali interpretate in chiave confidenziale – sovente con l’utilizzo del parlato, di sussurri e altri espedienti vocali – in cui il jazz di fonde con la musica popolare ballabile. Nat King Cole fu cantante da piano bar, pianista jazz, celebre rubacuori e voce da leggenda. Raggiunse un enorme successo di pubblico nel 1950 con la canzone “Mona Lisa”, in vetta alla classifica Billboard Hot 100 per cinque settimane. Cole combatté il razzismo per tutta la vita, rifiutandosi di esibirsi nei tanti locali del sud dove venivano applicate le norme sulla segregazione razziale. Nel 1956 fu attaccato durante un concerto a Birmingham, in Alabama, da membri del White Citizens’ Council, un’organizzazione di suprematisti bianchi forte in quel periodo di oltre 60 mila membri sparsi per tutti gli stati del sud. Nonostante il rapido intervento delle forze dell’ordine, fu ferito alla schiena: non terminò lo spettacolo e giurò di non tornare mai più ad esibirsi nel sud degli Stati Uniti, promessa che mantenne. Nonostante questo suo impegno, gli toccò una vita in cui i jazzisti lo consideravano un traditore, i critici pop uno snob, i neri un servo dei bianchi e i bianchi un sovversivo nero. Convinto che fumare tre pacchetti di sigarette al giorno aiutasse la sua voce ad assumere una tonalità particolare, morì di cancro ai polmoni a neanche 46 anni, nel 1965. Tra le sue interpretazioni più famose, oltre alla  già citata “Mona Lisa”, ricordiamo “Embraceable you
” del 1943, “Route 66” del ’47, “Unforgettable” del 1951,  “Stardust” e “When i fall in love” del 1957, e naturalmente l’indimenticabile “Christmas Song” del 1961.

Visite guidate dalle 18.30 alle 20.30 al seicentesco mulino recentemente restaurato. Per partecipare alla visita guidata contattare la biblioteca comunale “Luigi Dal Pane” 0546 655827 – mail: biblioteca@comune.castelbolognese.ra.it

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20 luglio, ore 21 – Castel Bolognese (RA), Mulino Scodellino, Via Canale 14  – ingresso gratuito – in caso di maltempo lo spettacolo verrà recuperato in data 31 luglio – info: 0542 25747, emiliaromagnafestival.it