Emilia Romagna Festival presenta Rising Stars, con il pianoforte di Sofia Vasheruk

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Sofia Vasheruk in Nienborg

Sofia Vasheruk in Nienborg
Sofia Vasheruk

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Serata da non perdere al Circolo ufficiali dell’Esercito di Bologna. Il pubblico presente avrà la possibilità di assistere alla performance della giovane pianista russa Sofia Vasheruk, una ventottenne che a buon titolo può essere definita una ex bambina prodigio. Vasheruk infatti, ha iniziato a suonare il pianoforte all’età di 4 anni. Dopo circa 6 mesi si è iscritta al prestigioso Moscow Gnesin’s College, attivo dal 1895, studiando con il Maestro Ada Traub. A soli 6 anni inizia ad esibirsi in Germania come solista e come pianista in accompagnamento a cori. Nel 2000 vince il Premio Speciale al Concorso per Pianisti intitolato al compositore e pianista Nikolaj Rubinstein a Mosca. Da lì, la sua carriera prosegue con successo fino ad oggi.

Ricchissimo e variegato il repertorio che Vasheruk interpreterà nel corso dell’appuntamento bolognese. Si parte con la “Sonata in mi bemolle maggiore” del grande  clavicembalista e compositore napoletano Domenico Scarlatti, la cui opera viene sovente ristretta all’ambito del barocco anche se la sua musica è stata riferimento imprescindibile per lo sviluppo dello stile classico ed  ha sempre suscitato sincera ammirazione anche nei musicisti successivi, romantici compresi. Si prosegue con la “Sonata op.31 no.3 in mi bemolle maggiore” di Beethoven impropriamente denominata “La caccia” (titolo mai assegnatole dall’autore) risalente al 1802, un periodo particolarmente tragico per il genio di Bonn ormai colpito da una grave forma di sordità e tentato di farla finita con una esistenza difficile spesso segnata da esasperanti incomprensioni.

Seguono due grandi compositori francesi come Ravel e Debussy. Del primo Vasheruk proporrà le “Sonatine”, una composizione molto breve (13 minuti circa), suddivisa in tre movimenti, in cui Ravel si rifa agli schemi compositivi e ai modi di scrittura propri della tradizione preromantica. Di Debussy invece, ascolteremo “L’Isle joyeuse” composta nel 1904 ispirata, pare, da un quadro del pittore settecentesco Jean Anotine Watteau, raffigurante l’imbarco per l’isola di Citera. L’isola felice potrebbe però anche essere quella di Jersey, nel canale della Manica, dove Debussy si rifugiò in quella stessa estate in compagnia dell’amante Emma Bardac, in seguito diventata la sua seconda moglie. La seconda parte del concerto vede invece la proposta di 2 dei 19 meravigliosi “Notturni” di Chopin, probabilmente tra le composizioni pianistiche più popolari al mondo, le “Trois Novellettes” ideate tra il 1927 e il 1928 dal compositore e pianista parigino Francis Poulenc, l’ultima delle quali liberamente ispirata al tema de ” El Amor brujo” di De Falla, per chiudere in bellezza con la “Hungarische Rhapsody no. 10” di Franz Listz, forse la più nota tra le 11 rapsodie, soprattutto per il suo caratteristico stile tipicamente ungherese.

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29 luglio, ore 21 – Bologna, Corte del Circolo Ufficiali dell’Esercito, via Marsala 12 – ingresso gratuito, prenotazione consigliata – info: 0542 25747, emiliaromagnafestival.it

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