A Faenza il lungo weekend della Settimana del Contemporaneo: Pietro Gaglianò, Valentina D’Accardi, Victor Agius, Massimo Carozzi, studi di architettura e una festa

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Ultimo fine settimana per  la Settimana del Contemporaneo il piccolo/grande festival dedicato alla cultura contemporanea al confine tra arti visive, cinema, teatro e danza, organizzato dal Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, Museo Carlo Zauli, TESCO, ISIA di Faenza e sei studi di architettura della città, per celebrare la XII giornata del Contemporaneo indetta da Amaci.

Venerdì 14 ottobre, alle 18, al Museo Internazionale delle Ceramiche si presenta il libro “Memento” (Postmedia Books, 2016) di Pietro Gaglianò, un’indagine sul rapporto tra monumento e sfera pubblica nell’arte contemporanea. A seguire, alle 21, da Tesco (vicolo delle Vergini 13) Massimo Carozzi di Zimmer Frei  si esibisce nella performance sonora “Safari” e la video installazione “La curva”.

Infine, il 15 ottobre, alle 19, al Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza inaugura “Individui Universali” mostra di Valentina D’Accardi e Victor Agius, a cura di Irene Biolchini. Analisi del rapporto tra individuo e sfera pubblica, in un equilibrio in cui la creazione artistica diviene strumento per far dialogare forze universali e l’iperindividualismo contemporaneo. Le opere dialogano direttamente con la collezione del Museo: uno spazio in cui la portata collettiva della Storia si misura con le storie private degli artisti.

Nei lavori presenti in mostra la dimensione lirica e privata sostituisce l’esperienza partecipativa degli anni Settanta, elevando l’io del creatore di Victor Agius (Gozo, Malta, 1982) e di Valentina D’Accardi (Bologna, 1985) ad unico orizzonte possibile.

È questo il caso di Fiume in cui un fatto di cronaca, sostenuto da documentazione storica e geografica, si trasforma nello sguardo privato e auto-riflesso dell’artista. In una ciclicità storica e familiare, l’avo è l’artista; il giornale stampato anni fa descrive ciò che vediamo oggi; il fiume che ieri vedeva passare il corpo, offre i suoi argini al nostro sguardo; il paesaggio ci suggerisce una ciclicità eterna, in cui l’elemento naturale sovrasta il singolo. E allo stesso modo, anche se con diversi materiali e diverse forme, le rocce e i suoni di Victor Agius ci raccontano una storia che è privatissima e collettiva. Nel grande corridoio della ceramica faentina riecheggiano i suoni dell’isola di Gozo, lo spazio creativo dell’artista: ben presto i temi delle campane, del mare e del vento si accompagnano ad una declinazione del tutto privata. La mostra è visitabile fino al 13 novembre.

Porte aperte per sei studi di architettura della città (A+4 studio, Studio Archigeo, Bartoletti Cicognani, Cooprogetto, Magaze, Angeli e Brucoli Architetti) che sabato 15 (ore 20-23) e domenica 16 ottobre (16-20) apriranno le porte al pubblico ospitando sei giovani artisti: Marco Ceroni, Luca Freschi, Valentina D’Accardi, Victor Agius, Daniele Pulze, Stefano Serretta.

Infine per chiudere in bellezza dalle 22 “Party Time”  al Fontanone dissetante culturale (rotonda di via Giovanni d’Oriolo) con dj set Fuzz/Soul di Claudio Cavallaro (ingresso gratuito).

 

14-16 ottobre, Faenza, Settimana del Contemporaneo, ingresso gratuito, info: 0546 697311, https://kartfaenza.wordpress.com/