Crisalide Festival: primo giorno

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Piersandra Di Matteo

Masque teatro, Marmo - Su una civiltà esausta
Masque teatro, Marmo – Su una civiltà esausta

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Ottima partenza per l’edizione 2016 di Crisalide, il Festival internazionale a cura di Masque teatro che da ventitre anni porta a Forlì estratti rigorosi e rari della ricerca artistica e filosofica contemporanea.

Crisalide, in programma fino al 31 ottobre, si apre alle ore 18 con l’inaugurazione dell’esposizione di pittura Lemures di Roberto Pagnani, artista e collezionista che ha esposto in decine di città in Italia, Europa e Stati Uniti d’America e collaborato con prestigiosi esponenti di ambiti disciplinari diversi (teatro, cinema, letteratura, musica). «Le opere presentate» spiega Roberto Pagnani «sono il frutto del recupero di vari materiali tra i quali legno, metallo e plastica, che riprendono vita divenendo figure dal vago aspetto antropomorfo».

Alle ore 21 Masque teatro presenta il nuovo allestimento, pensato ad hoc per Crisalide, di MARMO. Su una civiltà esausta, spettacolo liberamente ispirato a La scrittura del disastro del saggista e filosofo francese Maurice Blanchot che vede in scena Matteo Ramon Arevalos, Lorenzo Bazzocchi, Giacomo Piermatti, Silvia Proietti e Eleonora Sedioli. «Ricordo interminabili discussioni con mio padre Giulietto, maestro elementare, e le congetture fantastiche che formulavo ogniqualvolta si parlava di spazio e di tempo» scrive Lorenzo Bazzocchi nelle note introduttive allo spettacolo «Qualcuno lancia un sasso e lo va a raccogliere. Se si suppone che i lanci procedano in linea retta egli sarà sempre in grado, prima o poi, di raggiungere quel sasso e di scagliarlo nuovamente in avanti. Reiterando all’infinito quel gesto supponevo si potesse dimostrare, quasi banalizzandola, l’infinità dello spazio. Mio padre sempre rispondeva che, come qualcun altro ha ben detto, lo spazio potrebbe esser curvo e che quindi il mio peregrinare verso l’infinito potrebbe non essere altro che un girare intorno a noi stessi. Rimanevo comunque convinto della mia originaria sensazione. L’inconciliabilità tra quello che appare come razionale ed evidente ai nostri sensi e la vera natura delle cose mi spinge a ricercare con pervicacia, anche se con notevole affanno, quello stato originario  che possa far avanzare, passo dopo passo, verso la propria riconoscibilità».

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Piersandra Di Matteo
Piersandra Di Matteo

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La prima giornata di Crisalide Festival si chiude, alle ore 22.15, con Figura, postura e faculté du langage, incontro-studio tra la teorica della performance Piersandra Di Matteo e la coreografa e danzatrice francese Yasmine Hugonnet. «È una pratica che disarma le categorie percettive, quella della coreografa svizzera Yasmine Hugonnet» suggerisce Piersandra Di Matteo «che con la frontalità di una ricerca sulla postura e sulla presenza, dispiega territori perpetuamente variati dalla duttilità del corpo e dalla plasticità del sistema fonatorio-laringeo. L’incontro con la fondatrice di Arts Mouvementés è inteso come un momento di studio in cui attraversare con l’artista le creazioni, le linee di fuga teoriche che le alimentano, il peculiare ragionare poetico per posture dinamiche in cui alloggiano sedimenti fantasmatici, la corrente di naïvité che percorre le coreografie come una precisa tattica di trasfigurazione corporea, le tensioni che animano la pratica di lavoro solitario e quello collettivo, l’impiego sapiente della tecnica ventriloqua che, attraverso l’occultamento della voce nella cavità buccale e nei recessi del corpo, genera inganni acustici che alimentano il gioco delle multiple (de)figurazioni che montano e disfano la figura».

Arricchiscono tutte le giornate del Festival la mostra fotografica Asintoto atlantico di Futura Tittaferrante e i Dialoghi con gli artisti a cura del giornalista e critico teatrale Lorenzo Donati (in collaborazione con Jessica Imolesi): «È tempo di mettersi in ascolto, dialogando con chi abita il mondo guardandolo attraverso le arti sceniche. Crisalide è formidabile occasione di risonanza fra opzioni individuali e ipotesi di collettività, queste oggi più che mai fragilissime, sempre vicine alla dissolvenza. Perché il teatro?  Proveremo a creare una mappa dei pensieri di chi abita Crisalide nel 2016, un archivio di interviste che di giorno in giorno assumeranno una forma per essere condivise».

28 ottobre, dale ore 18 in poi – Forlì, teatro Félix Guattari, Via Orto del Fuoco 3 – biglietti: spettacoli 10 € (ridotto studenti 5 €), concerti 5 €, incontri e mostre ingresso gratuito – info: 393 9707741, crisalidefestival.eu

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