La Venere resta a casa

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La Venere d’Urbino si ferma ancora qualche giorno nelle Marche, almeno fino al prossimo 8 gennaio. Questa è la decisione del direttore della Galleria degli Uffizi, Eike Schmidt, che ha prolungato il prestito del capolavoro di Tiziano alla Galleria Nazionale delle Marche, che ha sede proprio nel Palazzo Ducale di Urbino dove il celebre dipinto è stato per anni conservato, acquisito nelle collezioni medicee solo nel tardo seicento grazie al matrimonio del Granduca Ferdinando II con Vittoria delle Rovere, ultima erede della dinastia regnante nelle Marche. Le motivazioni sono le più nobili e, come si legge nel comunicato stampa, Schimdt ha ritenuto che “privare gli Uffizi, ancora per tre settimane, di questo significativo quadro ci è apparso niente a confronto di quanto questa prolungata permanenza nelle Marche potrà restituire alle sue popolazioni in termini di maggiore attrattività turistica per i visitatori e di conforto per gli abitanti. Intorno alla celebrazione delle maggiori festività ruota una grossa parte dei flussi di spostamento che attraversano la Penisola da nord a sud e viceversa. Dotare una fra le regioni centrali, colpite dalla recente calamità, di una carta in più per fortificare il suo già significativo appeal, è il minimo che potessimo fare, insieme al collega Peter Aufreiter, direttore della Galleria Nazionale delle Marche e del Polo Museale Regionale”. Un’occasione in più per ammirare questo vero capolavoro del nostro Rinascimento, e un’idea di gita fuori porta per queste vacanze di Natale, in quei luoghi incantevoli del territorio italiano entranti nel mito grazie a pittori come Tiziano, Raffaello e Leonardo Da Vinci. (leonardo regano)

 

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