Greg Haines, un live che non ti aspetti.

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Greg Haines un live che non ti aspetti

Per chi non c’era e per chi ci sarà la prossima volta, che fidatevi, ci sarà.

Poi per chi come me scrive invece di bere un gin tonic, divertendosi ugualmente . Scrivo e ascolto e prendo lo slancio per incrociare sguardi. Socialità contemporanea.

Intro dovuto per lo spettacolo immaginato e poi realizzato da chi ama i corti circuiti come Magma. Spazi occupati gentilmente, da idee, progetti e piccole resistenze. Eventi negli eventi. Il loro fuoco è fondere e creare un artificio (amalgama?)  tra arte, performance e spazi da riqualificare e far conoscere.

Ritornano al convento di San Francesco a Bagnacavallo, imponente e ancora silenzioso, ma per poco, si dice da quelle parti. 

Già si nota una certa intesa e fibrillazione per un imminente e intelligente (lo aggiungo io che ho conosciuto i nuovi gestori ) riapertura. Ci sono anche loro al concerto. Fatti che seguono parole.

Premio alla amministrazione di Bagnacavallo che almeno ascolta, si fida, e tutto torna.

Concerto strumentale emotivo, blu cinematografico alle spalle, pianoforte appoggiato a tappeti elettronici, moder classic (citazione) si sta seduti non a caso , come se fossimo nella Berlino tanto amata nonostante la Merkel.

Bravi tutti. Soprattutto chi con un cellulare in mano, in location incredibili ascolta e, adesso, spero legga.

Il brusio di fondo, stavolta è perdonato. Con una sana fiducia reciproca, credo che bisognerà allenarsi a queste nuove esperienze.

(rifugiatopoetico)

Greg Haines, Venerdì 24 Febbraio, Bagnacavallo (RA)

2 Commenti

  1. Artcolo all’insegna del volemosse bene.
    Greg Haynes ha interrotto quasi subito Il concerto a causa di un insopportabile brusio di fondo. Non do certo la colpa a chi chiacchiera davanti al bar perchè è venuto per incontrare gli amici, oppure al musicista che giustamente fa una musica da ascolto e si aspetta il rispetto del silenzio in sala. Qui la colpa è di chi, in un convento enorme e pieno di ambienti ha scelto di fare il concerto all’ingresso dividendolo dal bar soltanto con qualche striscia di feltro nero. Pessima situazione e un grande peccato. Mi auguro, a differenza di quello che scrive il “giornalista” che non si ripetano gli stessi errori in futuro.

  2. Buongiorno,
    fa piacere ricevere commenti. Il pezzo aveva uno scopo di mettere in risalto una bella sinergia e stimolare una riflessione non critica ma piena di fiducia sui comportamenti futuri di tutti gli attori coinvolti.
    L’artista ha sofferto e lo ha fatto notare, ma non credo, per quel che mi riguarda, sposti il giudizio dell’evento sia in positivo che in negativo.

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