Life, in anteprima nazionale al Future Film Festival

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Character Wow: il personaggio animato è il tema portante della 19ª edizione del Future Film Festival che si terrà quest’anno a Bologna dal 2 al 7 maggio. Saranno infatti i personaggi dei film i veri protagonisti di questa kermesse cinematografica  che da anni si occupa di portare in Italia la passione per l’animazione e gli effetti speciali con pellicole provenienti da tutto il mondo. Anche quest’anno, accanto alla proiezione delle pellicole  – il cui programma sarà disponibile nelle prossime settimane – ci sarà la possibilità di partecipare a workshop e masterclass, uno di questi tenuto da personaggi di spicco come Barry Purves, mago britannico dello stop motion, e Beto Shibata, famoso artista e grafico brasiliano creatore del manifesto dell’edizione di quest’anno.

Nell’attesa del grande evento, continuano le anteprime iniziate a gennaio con “Arrival”. Martedì 21 marzo è stato il turno di “Life – Non oltrepassare il limite” di Daniel Espinosa, con Jake Gyllenhaal, Rebecca Ferguson e Ryan Reynolds.

Stazione Spaziale Internazionale. Missione Pilgrim. Una squadra ben assestata di ricercatori e professionisti attende l’arrivo di un campione proveniente da Marte.  L’intero equipaggio spera di poter finalmente attestare la presenza di vita extraterrestre sul  Pianeta. Dopo aver sottoposto il campione a una serie di stimoli in laboratorio, l’essere si sveglia e reagisce.  Appare come un organismo vegetale, di cui si riconoscono immediatamente una spiccata intelligenza e una certa dose di curiosità. Calvin è il nome che gli viene dato da una scuola elementare di New York, dove tutti gli abitanti stanno seguendo con entusiasmo le avventure della squadra. Ma proprio quando la gioia sembra prendere il sopravvento, ecco che Calvin si trasforma in qualcosa che nessuno avrebbe mai osato pensare: un essere spietato in grado non solo di ferire, ma anche di uccidere, ed estremamente avido di nutrimento che gli permetta di maturare e crescere sempre di più. Non solo, Calvin è in grado di sopravvivere a condizioni mai pensate prima. Come eliminarlo diventa la nuova missione dell’equipaggio. Vista la sua incredibile forza e resistenza, l’equipaggio si rende presto conto di dover modificare il proprio obiettivo: a costo della loro stessa vita, Calvin dovrà essere tenuto lontano dalla Terra e dai suoi abitanti.

Il genere fantascientifico si manifesta perfettamente attraverso le lunghe inquadrature iniziali che riprendono la base spaziale e l’immensità del vuoto in cui è immersa. Ma la musica sempre costante e martellante, in un continuo crescendo di intensità, suggerisce immediatamente che non si tratterà di una semplice spedizione, né tanto meno di una storia priva di improvvise apparizioni. Le musiche di Jon Ekstrand unite a un continuo alternarsi di inquadrature lente e inquadrature frenetiche fanno sì che lo spettatore abbia costantemente gli occhi incollati allo schermo, in uno stato di ansia crescente, nella continua sensazione e consapevolezza che qualcosa stia per succedere senza sapere esattamente quando accadrà. Il film del regista svedese si mostra così come un grande omaggio alla produzione di genere fantascientifico/thriller, tanto da essere definito da qualcuno il nuovo “Alien”.