Primavera di poesia a Savignano con il genio ribelle di Dino Campana

Antonio Ramberti presenta in prima assoluta il suo spettacolo sull’autore dei Canti Orfici: una serata di musica e poesia, che ha per protagonisti anche Luca Serrani e Roberto Mercadini.

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Martedì 21 marzo, giornata internazionale della poesia, la città di Savignano sul Rubicone rende omaggio a Dino Campana, il poeta dei poeti, amato da Montale e Pasolini, Luzi e Sanguineti. Il genio irrequieto di Marradi rivive al Teatro Moderno grazie al funambolico cantautore Antonio Ramberti, che in prima assoluta porta in scena Dino e io, spettacolo scritto a sei mani con Isadora Angelini e Luca Serrani del Teatro Patalò. Inizio ore 21, ingresso 12 euro.

È passato più di un secolo dalla pubblicazione dei Canti Orfici, ma il capolavoro di Campana resta ancora oggi un esempio folgorante di invenzione letteraria. I suoi versi del resto affascinano quanto la sua vita, trascorsa tra vagabondaggi sugli Appennini e leggendarie fughe in Europa e Sudamerica. Allergico alla disciplina, Campana fu (pare) pianista di bordello a Buenos Aires, pompiere nella Pampa, arrotino, marinaio. Amò di un amore travagliato Sibilla Aleramo, conobbe il carcere e il manicomio, fuggì più volte e più volte fu ripreso. “Campana” scrive Carlo Bo “resta l’ultimo poeta, il poeta toccato e divorato dal fuoco, il poeta che è entrato per sempre nel cuore stesso della notte e non ne è più uscito.”

In uno spettacolo che mescola testimonianze video e canzoni dal vivo, Ramberti mette in scena il suo incontro con questo autore che, come un fulmine, lo ha marchiato a fuoco nell’attività di performer. Svelando imprevedibili incroci con la propria esperienza personale, riprende l’opera di Campana al pianoforte con cinque brani inediti, due editi e una canzone improvvisata sul momento. Ad assecondarlo in veste di attore è Luca Serrani, mentre la regia è affidata a Isadora Angelini; costumi di Filippo Piva, audio e luci di Gianni Perinelli. Ospite speciale è Roberto Mercadini, “poeta parlante” chiamato a introdurre la serata.

Vagabondo e autodidatta come Dino Campana, e come lui figlio arcigno di terre di confine, Antonio Ramberti ha debuttato come cantautore nel 2003 pubblicando Il treno in fondo al mare, disco in cui Campana è una dichiarata fonte d’ispirazione. Sono poi seguiti Caffè Grand’Italia (2008) – dal nome del caffè anni Venti che Ramberti ha a lungo gestito a Novafeltria – e Incidenti musicali (2014). Insieme a Daniele Maggioli, nel 2005 ha fondato il Duo Bucolico, formazione di “cantautorato illogico d’avanguardia” con cui ha inciso sei dischi esibendosi con successo in tutt’Italia. Più di recente, con il chitarrista Presidente Nestor Fabbri ha creato Slavi Bravissime Persone, band con cui pubblicherà un disco nel mese di ottobre. Nei suoi infiniti viaggi su treni e furgoni, Ramberti continua a scrivere spettacoli e canzoni. Si ferma solo per organizzare il fortunato festival Artisti in casa, in programma a settembre nell’antico borgo di Montegiardino (Repubblica di San Marino).

Martedì 21 marzo, Teatro Moderno, Corso Giulio Perticari 5, Savignano sul Rubicone (FC), 21.00, info: www.cinemateatromoderno.it