Antigone, Ali Smith, Anita Caprioli: un 8 marzo a teatro con tre donne speciali

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Mercoledì 8 marzo, il Teatro Moderno di Savignano sul Rubicone festeggia la giornata internazionale della donna con la storia di un grande personaggio femminile, l’Antigone di Sofocle, riscritta da una delle più brillanti autrici dei nostri anni, Ali Smith. Il testo della scrittrice scozzese, già selezionato da Alessandro Baricco per la collana editoriale “Save the Story”, viene raccontato in scena da un’altra donna di talento, Anita Caprioli. Con la regia di Roberto Tarasco e il contributo del musicista e cantante Didie Carla, prende così forma La storia di Antigone, “favola in musica per cornacchie, cani selvatici, maledizioni, tiranni, sepolcri & fanciulle in fiore”.

La storia di Antigone è il resoconto di una cornacchia appollaiata su una delle sette porte di Tebe. Dalla sua formidabile posizione, il pennuto assiste al tentativo di Antigone di dare sepoltura al fratello Polinice contro la volontà del re Creonte. La ragazza viene però scoperta e condannata: sarà tumulata viva in una grotta. Le profezie di Tiresia e le suppliche dei quindici anzianissimi anziani della polis convincono il re a liberarla. Troppo tardi: Antigone è morta e questo porta al suicidio di Emone, figlio di Creonte e promesso sposo di Antigone, e al decesso della moglie del re. “E morirono tutti felici e contenti.” A raccontare i fatti rimane la cornacchia, con la sua fresca nidiata di cornacchiotti satolli di cibo.

 

Sono più importanti le leggi dell’uomo o quelle di Dio? E può una donna contrapporsi al potere di un re? A distanza di millenni, il capolavoro di Sofocle resta una straordinaria storia di emancipazione: la storia di una donna che rivendica il suo diritto a parlare e si ribella a una concezione del potere tutta maschile.

 

Dopo i successi al cinema e in tv, Anita Caprioli torna a teatro con un’interpretazione intensa, che si sposa alla perfezione con le melodie diDidie Caria, le installazioni vibranti e surreali dello scultore Giovanni Tamburelli e il costume realizzato dal prestigioso atelier di Fabiana Bassani. Il lavoro ha debuttato al Teatro Olimpico di Vicenza nella 65ª rassegna di teatro classico diretta dal regista Lituano Eimuntas Nekrosius.

 

“Savignano celebra la Giornata della donna  – spiegano il sindaco Filippo Giovannini e l’assessore alla Cultura Maura Pazzaglia – con una vicenda dalle radici antiche ma ancora attualissima: una donna costretta a pagare con la vita la sua libertà di scelta, il suo diritto di dire no.  Oggi come ieri, dare voce a queste storie con i linguaggi di arte e teatro si conferma il modo più efficace per stimolare riflessioni sui diritti di autoaffermazione di ogni individuo, in particolar modo delle donne”.

 

8 marzo, Teatro Cinema Moderno, Corso Perticari, 5, Savignano sul Rubicone, 21.00, www.cinemateatromoderno.eu/