Dall’Art Déco agli anni Sessanta, un excursus sull’arte italiana incentrato sulla figura di Giò Ponti

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Giò Ponti
Giò Ponti

Italia anni Sessanta. Giò Ponti era uno dei più famosi architetti, designer e saggisti. I suoi lavori assumevano sempre di più una forma sintetica e poetica perfino in forma di fiaba. A lui la città di Forlì, grazie alla collaborazione tra Nuova Civiltà delle Macchine (NCdM) e Fantariciclando, dedica due giornate.

La giornata di sabato 29 aprile sarà destinata a un incontro dal titolo “Dall’Art Déco agli anni Sessanta” che si terrà presso l’Hotel della Città et de La Ville, sede della Fondazione Garzanti, edificato proprio dall’artista tra il 1953 e il 1957, alle ore 17. Il professor Ulisse Tramonti insieme all’architetto Giordano Conti daranno vita a un dialogo affascinante e inatteso che, in un viaggio tra l’arte che ha attraversato quegli anni, manterrà sempre al centro la figura cruciale di Giò Ponti.

L’incontro si pone come obiettivo quello di riconnettere la città con l’opera dell’architetto e di condurre una riflessione sul paesaggio. Per farlo i due esperti guideranno gli spettatori in un vero e proprio excursus artistico-culturale sul made in Italy, attraverso le storie del suo passato, del suo presente e le speranze del futuro.

Il secondo appuntamento è previsto invece per la fine del mese di maggio: sabato 20 sarà possibile partecipare a un laboratorio waste for play & learn Il Pellegrino e l’immaginazione formale” presso l’Aula didattica di Palazzo Pretorio di Terra del Sole . Il tema del workshop sarà sviluppato attraverso una storia di Renata Franca Flamigni e alcuni materiali di scarto che riprenderanno vita grazie alle tecniche del riuso creativo.

Sabato 29 aprile, Dall’Art Dèco agli anni Sessanta, Fondazione Garzanti Forlì