“Se non vuoi perdere i pezzi”, il punk mentale dei Jean Fabry a Fusignano

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Il “punk mentale” lo hanno inventato loro: un connubio improbabile di rock, pop, folk e musica elettronica si unisce a parole e testi non sense. Uno stile che i Jean Fabry dicono di aver ereditato da una filosofia di un loro originale fan sfegatato, chansonnier della Bassa Romagna, da cui hanno preso anche il nome; una filosofia basata sulla spontaneità, sulla poesia estemporanea, sull’entusiasmo naif. I Jean Fabry saranno a Fusignano (RA) venerdì 21 aprile alle ore 21 presso l’Auditorium Arcangelo Corelli per presentare il loro ultimo album “Se non vuoi perdere i pezzi”, prodotto da Brutture Moderne.

Questo loro ultimo disco segna in realtà una maturazione artistica, un percorso che in un qualche modo si può dire concluso. Registrato professionalmente, “Se non vuoi perdere i pezzi” si presenta come una sorta di “il meglio di” che raggruppa al suo interno pubblicazioni non ufficiali, perfomance musicali miste a teatro, varie composizioni del gruppo. Si tratta insomma di un rimettere insieme i pezzi di una lunga carriera iniziata a Russi nel 1994.

Il gruppo ha cambiato nome e formazione in modo costante, da pochi elementi a sempre di più. Protagonisti passati, presenti e futuri di questa storia sono Antonio Baruzzi alla voce e chitarre, Davide “Marlowe” Bassi ai colori, cori e rumori, Marco Cavina al violino, mandola e ormoni, Andrea Giuliani alla batteria e organetto diatonico, Claudio Molinari alla chitarra e basso, Paolo Pappi alle tastiere, synth e presenza scenica, Gian Luca Ravaglia al basso, contrabbasso e flicorno, Daniele Zini alla batteria, percussione e drummascìn.

La loro storia comincia dal basso, con una serie di esibizioni portate in giro per la Romagna. Inizialmente si trattava principalmente di cover che, chi di turno sul palco, cercava di personalizzare secondo il proprio spirito creativo. Solo successivamente arrivarono i testi originali e di lì a poco anche i dischi. Il gruppo non ha mai fatto troppe discriminazioni: né per i membri né tanto meno per le canzoni.  Botanica, agricoltura, commercio, sfiducia nel progresso e tanti altri argomenti che possono sembrare non combaciare gli uni con gli altri si possono ritrovare percorrendo i testi della loro carriera. Argomenti disparati che hanno però permesso loro di raggiungere una complessità e una personalità unica.

Venerdì 21 aprile, Jean Fabry, Auditorium Arcangelo Corelli Fusignano, ore 21 – info: comune.fusignano.ra.it