Osmotic Pressures: l’Arte Pubblica “entra” in Caserma

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Osmotic Pressures, Ex Caserma Sani, interno, foto di Alessandro Pastore

Sono diciannove le aree ex militari presenti a Bologna. Oggetto oggi di un difficile programma di riqualifica, questi luoghi si presentano come enormi buchi nel tessuto urbano, rimasti spesso preclusi all’utilizzo della cittadinanza attiva. Tra essi, la ex Caserma Sani, un complesso imponente che occupa più di 10 ettari di terreno tra le due grandi artiere urbane di via Ferrarese e via Stalingrado, è stato per anni scenario di un travagliato dibattito sul suo futuro e sull’insicurezza che il suo essere luogo di fatto abbandonato ha provocato ai cittadini del quartiere Navile. Punto nevralgico nel sistema delle fortificazioni postunitarie, questo sito militare ha subito nel tempo un ridimensionamento del suo ruolo fino alla sua totale dismissione e allo stato di abbandono in cui oggi versa. E se il prossimo luglio si eleggeranno i vincitori del concorso internazionale indetto dal Comune di Bologna per la sua conversione in spazio di utilità urbana, se ne torna a parlare grazie a Osmotic Pressures | Forme Atipiche di Relazione Urbane, un progetto di arte pubblica a cura di Leonardo Regano e dell’artista visiva AnnaMaria Tina e in collaborazione con il Comune di Bologna Quartiere Navile e che vedrà in prima fila gli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna proporre le loro riflessioni sulla storia e sulla natura sociale di questo luogo.  Osmotic Pressures, attraverso il linguaggio dell’Arte pubblica, racconta gli intrecci e le convergenze che hanno portato l’ex Caserma Sani ad assumere un ruolo importante all’interno della storia recente di Bologna, in quanto luogo che ha accomunato le richieste di privati cittadini, associazioni, migranti, clandestini e politiche di riqualificazione urbana. Osmotic Pressures si inserisce all’interno delle riflessioni sul contemporaneo che la città di Bologna elabora continuamente, nel suo evolversi verso nuove modalità di convivenza sociale. Presentato nell’ambito delle attività di workshop propedeutici e di formazione per “Plutôt la vie.. plutôt la villePremio Daolio per l’Arte pubblica 2017, il progetto trova un’importante collaborazione da parte dell’Accademia di Belle Arti di Bologna, con un workshop promosso all’interno del corso di Antropologia Culturale della prof.ssa Mili Romano.

Sedici giovani artisti creeranno un percorso di opere e di interventi di arte contemporanea lungo le mura della ex Caserma, che sarà inaugurato giovedì 25 maggio alle ore 17,30 alla presenza del Presidente del Quartiere Navile, Daniele Ara.

Giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna:

Letizia Goldone, Emanuela Perpignano, Alena Tonelli, Ao Qian, Chen Limu, Jiang Guoyin, Alessandro Pastore, Benedetta Leonzio, Rossana D’Andretta, Golzar Sanganian, Golnaz Mohammadi, Marjan Babaie Nasr, Marion Lapere, Haleh Sadat Modghan

 

Giovedì 25 maggio ore 17.30

Bologna, ex Caserma Sani, via del Ferrarese 199

Info:

www.osmoticpressures.com 

www.facebook.com/osmoticpressures