L’arte di preparare la valigia

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Anche la semplice composizione del bagaglio può riflettere i nostri tratti di personalità

 

C’è chi compila una lista, chi la tiene aperta ai piedi del letto settimane prima di partire, chi la completa a poco a poco e chi invece la fa in pochi minuti appena prima di partire.

Fare la valigia per una vacanza appare scontato ma può nascondere molti significati o perlomeno riflettere ciò che siamo nella vita di tutti i giorni.

Pensate che una persona maniaca dell’ordine o del controllo riesca a buttare quattro cose in uno zaino e partire? Estremamente improbabile!

I soggetti con tratti ansiosi in genere pensano molto prima a cosa inserire nel bagaglio, con minuzie, e farlo diventa una modalità per gestire la cosiddetta ansia anticipatoria rispetto al viaggio, considerando che sono frequenti i pensieri catastrofici o relativi a possibili imprevisti di fronte ai quali il soggetto si immagina incapace nell’affrontarli.

Per gli “Indiana Jones” che del viaggio al contrario, amano soprattutto l’inaspettato e l’avventura, prima si prepara la valigia, prima si inzia a fantasticare sulle mirabolanti avventure che si potranno vivere, anche se la meta fosse la spiaggia di Rimini.

Chi sono i preparatori last minute? Le persone tendenzialmente meno organizzate, meno precise, più creative o che altrimenti, preferirebbero evitare di partire e quindi rimandano fino all’ultimo l’idea di farlo.

E poi ancora c’è chi in valigia si sforza di mettere abiti o accessori che a casa non indosserebbe mai, e sono coloro che desidererebbero cambiare le proprie abitudini e la propria personalità.

Infine chi, per ridurre l’ansia del distacco da casa, tende a riprodurre la casa dentro la valigia, portando con sé oggetti che possano ricreare l’ambientazione.

A qualunque categoria apparteniate… buone ferie e buon bagaglio!