Intervista a Isabella Bordoni: a Bologna per Premio Imagonirmia In Tour

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Foto di Marco Caselli Nirmal

Arriva a Bologna, mercoledì 18 ottobre, alle Serre dei Giardini MargheritaImagonirmia in tour: Chiaravalle Visual Memory”, uno degli appuntamenti organizzati dal Premio Imagonirmia, durante il quale interverranno Marta Bertani (architetto paesaggista), Andrea Perini (operatore culturale), Isabella Bordoni (curatrice premio Imagonirmia e I Quaderni Imagonirmia) e Gianmarco Torri (studioso di cinema documentario). All’incontro seguirà la proiezione di Chiaravalle Visual Memory di Luca Berardi, progetto vincitore del premio Imagonirmia 2017, un film collettivo a frammenti realizzato con materiale amatoriale e ritrovato, girato dagli abitanti di Chiaravalle e messo a disposizione del progetto.

Per l’occasione abbiamo incontrato Isabella Bordoni per farci raccontare questo particolare progetto. 

Come nasce il Premio Imagonirmia e in cosa consiste?

“Premio Imagonirmia” di Elena Mantoni è nato nel 2016, voluto e finanziato dalla famiglia Mantoni a ricordo della figlia Elena, giovane curatrice che dopo studi all’Università di Venezia in management culturale, sì è trasferita a Berlino, dove è prematuramente scomparsa.

Il Premio con il titolo Spostamento variabile / Variable displacement, fa tesoro dell’idea già cara a Elena, di “giardino” come bene in comune e a partire da qui intende intercettare l’interesse di quegli artisti il cui lavoro si relaziona con i luoghi minori, intesi come terreno di affettività civile in dialogo tanto con il radicamento quanto con lo spostamento.
Spostamento variabile / Variable displacement, nel triennio 2016-17-18, si focalizza su una chiamata a idee-progetto capaci di prendere in esame percorsi e ambienti di confine tra mondo urbano e rurale nel territorio di Chiaravalle, a Milano, con la sua abbazia cistercense e con la periferia sud della città, dove è possibile innestare le poetiche, le politiche e le pratiche del giardino nel suo portato reale e simbolico, generativo e rigenerativo.

L’idea-progetto vincitrice si aggiudica una residenza artistica di 5 settimane in FARE – Open Care / Frigoriferi Milanesi Milano, il sostegno economico di 2.500 € per la realizzazione dell’idea”,  il contributo al viaggio e una cifra di 500 € come pocket money.

Avete deciso di dare vita a cinque diversi momenti pubblici per presentare il progetto, un percorso che prende appunto il nome di Imagonirmia In Tour, cosa accadrà in particolare in questa tappa bolognese?

“Abbiamo voluto dare a ciascuna tappa una specifica declinazione e in particolare questa bolognese – ospitata da Kilowatt a Le Serre dei Giardini Margherita – vedrà come ospite Gianmarco Torri, studioso e curatore di cinema documentario e di archivi audiovisivi. Gianmarco Torri ha avuto un ruolo importante durante la residenza primaverile di Luca Berardi a Chiaravalle, perché a lui abbiamo chiesto di curare una rassegna di filmati di famiglia, da proporre in visione agli abitanti di Chiaravalle, così da “affezionare lo sguardo” e affinare la sensibilità sul progetto di Luca Berardi, che prevedeva un lungo e tenace lavoro di raccolta di materiali audiovisivi, sul territorio locale.

Gianmarco converserà con Luca Berardi e con me, che ho accompagnato come curatrice il suo percorso: parleremo da un lato dei metodi e le strategie che si mettono in atto nel momento in cui un autore chiede e necessita di materiali altrui per comporre un proprio progetto, e dall’altro analizzeremo appunto le pratiche e la retorica che attraversano le poetiche dei film di famiglia, come genere.

All’incontro seguirà una testimonianza video e sonora da Site-Specific Listening di Alessandro Perini, musicista e compositore italiano residente in Svezia, vincitore della prima edizione.

Un appuntamento quindi che propone una serie di materiali, dal film, alla conversazione, all’editoria, all’ascolto, per raccontare un processo artistico che guarda al paesaggio come spazio di relazione tra rurale, urbano, umano”.

Quali saranno le prossime tappe del vostro percorso?

“Dopo Bologna saremo a Modena ospiti di OvestLab, un capannone industriale in disuso che l’Associazione Amigdala e l’Archivio Architetto Cesare Leonardi hanno riattivato come spazio creativo e culturale e dove hanno già avuto luogo le ultime due edizioni del festival Periferico. Un incontro per me bellissimo che ho voluto inserire nel patrimonio di Imagonirmia”.

18 ottobre, Le Serre dei Giardini Margherita, Bologna, 18.00, info: www.imagonirmia.org 

SILVIA MERGIOTTI