Il Giappone incanta Bologna

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Yōshū Chikanobu (1838-1912), Tango Ama no Hashidate “Ama no Hashidate nella provincia di Tango”

Palazzo Albergati si apre al Giappone. In questi giorni la sede bolognese di Arthemisa Group porta nella città emiliana un angolo di Oriente con la mostra “Storia d’Amore e di Guerra” a cura di Pietro Gobbi e organizzata con il patrocinio del Comune di Bologna, del Consolato Generale del Giappone a Milano e della Fondazione Italia Giappone.

Oltre 200 sono le opere che compongono il percorso di visita, ricostruendo un vero e proprio viaggio alla scoperta dell’elegante e raffinata atmosfera del periodo Edo, l’odierna Tokyo.

Keinen Imao (1845-1924) “Sakura – Kigitaki /Ciliegio in fiore e uccellino kigitaki”

Tra geisha e samurai, attori kabuki, animali fantastici, mondi visionari e paesaggi stilizzati, il Giappone dell’Ottocento è raccontato dalle opere dei più grandi artisti del periodo, tra cui Hiroshige, UtamaroHokusaiKuniyoshi. Ma non solo arte. L’obiettivo del curatore è offrire un panorama completo anche sulla vita dell’epoca in Giappone, con l’esposizione di oggetti d’uso quotidiano, fotografie, aramature di samurai, kimono e ventagli.

Keisai Eisen (1790-1848), “Yoshiwara no yoru no ame/Notte di pioggia allo Yoshiwara”

Il percorso, sviluppato attraverso dieci sezioni, si snoda tra il suadente mondo femminile delle geisha e delle ōiran (le cortigiane d’alto rango) e il fascino dei leggendari guerrieri samurai, il racconto della nascita dell’ukiyo-e e le famose stampe shunga ricche di erotismo, le opere che ritraggono gli attori del teatro Nō e Kabuki accanto a quelle che rappresentano il mondo della natura in tutte le sue manifestazioni – fiori, uccelli e paesaggi.

Fino al 9 settembre

Info: palazzoalbergati.com

(l.r.)