LE ANIME SALVE DI GABRIELE GEMINIANI

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Anime Salve, esposta al Museo della Marineria di Cesenatico dal 14 aprile al 16 maggio, è una unica grande installazione di Gabriele Geminiani realizzata con una miriade di objects troveaux abbandonati dal mare sulla spiaggia. La scultura è  dedicata a tutti i migranti della Terra. Il valore del lavoro artistico di Geminiani, come in molti lavori della seconda avanguardia, è racchiuso nel processo di realizzazione dell’opera. Gabriele Geminiani, con la precisione di un toponomasta o un antropologo, raccoglie e colleziona oggetti abbandonati in un ossessivo procedimento che ha il fine di riassegnare un nome alle cose e offrire loro la possibilità di una seconda vita e di un significato diverso. «Anime salve – spiega l’artista – nasce dal ritrovamento e dal successivo rocambolesco recupero di un vecchio fasciame di barca sulle spiagge anconetane. Si tratta in realtà di una singola asse lunga circa 4 metri (di metri 3 e ottantatré centimetri per la precisione) che ostenta ancora qualche campitura di vernice bluazzurro. È divenuta scultura, appoggiata su di una esile base arrugginita, e porta su di sé altri relitti, tutti restituiti dal mare, e anch’essi di colore azzurro; una simbologia di cose e frammenti a tratti ludici e poetici, ma che sanno evocare anche temi attuali quanto dolorosi. E il rimando più immediato e tragico che questa installazione possa avere, è certamente ai barconi dei migranti, a quelle strutture fatiscenti che tengono a galla i sogni e le speranze di tante persone costrette a fuggire dalla fame e dalle guerre; anime stanche, vite intrise di miseria, violenza, dolore e sopraffazione». Gli oggetti riciclati e abbandonati disegnano così per l’artista una geografia antropologica che racconta di drammi individuali e allo stesso tempo di problematiche sociali. «Il senso del raccogliere commenta Davide Brullo – anticipa il collezionare e il comporre: la scelta dei posti, il ritornarci, l’esplorare nuovi luoghi, l’osservazione ostinata è l’espressione di un metodo d’indagine dai caratteri etnografici». Il progetto è stato anche tradotto in un libro sviluppato sotto forma di pieghevole con un formato pagina di cm 30×30 e lungo complessivamente 3 metri e 30 centimetri, quasi quanto l’installazione. Stampato in 33 esemplari numerati e firmati su carta di pregio che fa parte dell’opera stessa. Dopo Cesenatico la mostra andrà in tour al Consiglio Europeo di Strasburgo, a Lampedusa e al Museo Guatelli di Ozzano Taro. E, a conclusione, ne verrà realizzata una copia in bronzo.

Mostra a cura di Mario Turci con la supervisione artistica di Silvia Arfelli. Sonorità di Michele Selva.

da 15 aprile – 6 maggio, Cesenatico, Museo della Marineria, via Armellini 18. Inaugurazione 14 aprile, ore 17. Apertura: sab, dom e festivi 10-12/15-19. Info: 0547 79205, museomarineria.comune.cesenatico.fc.it