As far as the eye can see. Alberonero in mostra a Bologna

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Alberonero, 10X10, 2018

Fino al prossimo 16 giugno MAGMA gallery presenta la nuova mostra personale di Alberonero (Luca Boffi – Lodi, 1991).  L’artista lombardo, formatosi come architetto e dedicatosi all’arte urbana, si esprime attraverso forme minimali e geometriche, riunite in un linguaggio visivo che si esprime attraverso composizioni essenziali e sintetiche. Come si legge nel testo che accompagna la mostra: “Alberonero propone una sua particolare rilettura dello spazio anche attraverso il colore; ne definisce una nuova estetica, mettendo in primo piano l’impatto emozionale ed energetico che le interazioni cromatiche hanno sullo spettatore”.

 

Alberonero, Vuoto, 2018

Nelle opere esposte, Alberonero sintetizza le sue ultime ricerche, l’esperienze fatte nel lungo periodo trascorso in Argentina,  tra paesaggi sconfinati, natura incontaminata e  architetture precarie e brutaliste. Questo paesaggio lo ritroviamo nei colori delle grandi opere su tela così come nell’installazione, composta da materiali poveri raccolti lungo il percorso, ricordo sia di un’esperienza spirituale, sia testimonianza evidente e concreta della vita difficile e complessa delle persone conosciute. L’esperienza del colore è per l’artista centrale nel processo creativo, per descrivere l’istante vissute e immobile. Nelle trasformazioni cromatiche si ritrovano i cambiamenti del paesaggio nel tempo.

Alberonero, Spaziocolore, 2018

Quella di Alberonero è una “curiosità visiva vorace, che si spinge lontano, fino a dove lo sguardo lo consente, traducendo ciò che lo circonda e la sensazione che ne ricava in forme geometriche regolari. Perfette campiture di colore, legno, vetro, metallo e tessuto vengono sapientemente utilizzati per stabilire un rapporto totalmente nuovo tra l’osservatore e l’opera d’arte. La ricerca astratta di Alberonero vuole infatti creare una connessione con le esperienze soggettive dello spettatore, determinate da immagini residue, illusioni, dejà vu, a cui ciascun osservatore risponde in maniera differente ed automatica”.

 

Fino al 16 giugno 

MAGMA gallery , Via Santo Stefano n. 164, Bologna

Info: Magma Gallery

 

(l.r.)