Le forme del sogno. Roberto Sebastian Matta

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Roberto Sebastian Matta, La Lumière de l'edore, 1958 oil on canvas 115 x 150 cm Courtesy Galleria d'Arte Maggiore G.A.M., Bologna/Milan

Protagonista di importanti mostre durante le più recenti edizioni della Biennale di Venezia, Roberto Sebastian Matta torna alla Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. con una nuova esposizione nella sede di Bologna. Nato nel 1911 a Santiago del Cile e formatosi a Parigi, Matta diventa in breve tempo uno dei principali interpreti del Surrealismo, frequentando autori come Salvador Dali e Andre Breton. Da questi incontri impara a modulare le sue ricerche – fino ad allora legate all’architettura e alla rappresentazione degli spazi reali – verso una dimensione più interiore. Nascono i suoi celebri inscapes, le morfologie dell’interiore, esposti per la prima volta nel 1938 all’ Exposition International du Surrèalisme. Sarà poi  New York, città rifugio per molti artisti europei in fuga dalla Grande Guerra, il luogo in cui affinerà la sua tecnica, diventando a sua volta maestro per i giovani  Pollock, Motherwell e Rothko, di cui la pittura di Matta è per molti tratti anticipatrice.

I dipinti, le tecniche miste e le sculture in bronzo – la sua ultima produzione, presentata nel 2015  durante la 56esima Biennale di Venezia – selezionate da Franco e Roberta Calarota tracciano un ritratto completo di Matta e della sua ricerca, fin dai primi studi nella terra natìa. La memoria del passato – dalle suggestioni mitiche delle terre Precolombiane al mondo etrusco passando per l’arte oceanica e primitiva – si unisce in Matta a visioni proiettate in un futuro avveniristico, creando così una dimensione immaginata che non cancella però i legami con la realtà sociale e politica in cui l’artista si è sempre sentito fortemente coinvolto.

Fino al 31 luglio
Galleria d’Arte Maggiore g.a.m
via Massimo D’Azeglio, 15 – 40123 Bologna (Italy)
Info: www.maggioregam.com

(l.r.)